Blanca 3: cast e trama della fiction di Rai 1 | Quante puntate sono, quando inizia

Maria Chiara Giannetta è BLANCA
Maria Chiara Giannetta è BLANCA

Blanca 3, serie tv con Maria Chiara Giannetta: dal 29 settembre su Rai 1

Ci sono serie che tornano come si riprende un discorso lasciato a metà, e altre che rientrano per cambiare il tono della conversazione. Blanca appartiene alla seconda categoria. La terza stagione – diretta da Nicola Abbatangelo e in onda su Rai 1 da lunedì 29 settembre per sei serate – non ha paura di spiazzare: restituisce al pubblico la consulente non vedente più brillante della televisione italiana, ma ne mette in luce le crepe.

Maria Chiara Giannetta indossa ancora i colori sgargianti che hanno fatto scuola, ma dietro quei colori si nasconde una donna che scopre di temere il buio. È un paradosso, eppure è lì che risiede la forza di questa stagione: Blanca non perde la sua ironia, ma si confronta con l’assenza più dolorosa, quella del suo cane guida Linneo. Non è un dettaglio narrativo: è una frattura emotiva. A colmare quel vuoto arriva Cane 3, in realtà la cagnolina Ronda, irruente e testarda, lontanissima dall’equilibrio rassicurante del suo predecessore. Il loro rapporto nasce in salita, tra diffidenza e rifiuto, ma il conflitto diventa il motore di una rinascita.

Accanto a lei i volti familiari: la giovane Lucia (Sara Ciocca), la fidata amica Stella (Federica Cacciola) e il padre Leone (Ugo Dighero). In commissariato, il vicequestore Bacigalupo (Enzo Paci) continua a portare leggerezza con il suo umorismo, mentre l’ispettore Michele Liguori (Giuseppe Zeno) affronta un conflitto tutto personale: nella scorsa stagione aveva scelto un’altra donna, eppure il sentimento che lo lega a Blanca continua a riaffiorare, stavolta punteggiato da una gelosia nuova e destabilizzante.

A sparigliare le carte arrivano due figure inedite: Domenico Falena (Domenico Diele), contractor che opera in scenari marittimi ad alto rischio, e la sua superiore Eva Faraldi (Matilde Gioli), manager lucida e ambigua. Non sono i “cattivi” di turno, ma presenze che contaminano e complicano gli equilibri emotivi. L’indagine sulla sparizione di un bambino diventa il filo rosso che li obbliga a convivere e, soprattutto, a rivelare parti inaspettate di se stessi.

Genova resta la grande alleata della serie: non solo scenografia, ma organismo vivo che respira attraverso i suoi vicoli, i suoi porti, i suoi contrasti. La città diventa specchio e complice di una stagione che esplora ambiguità, fragilità e colpi di scena improvvisi. Dietro le quinte, la produzione ha curato ogni minimo dettaglio, dai set genovesi studiati per far emergere il carattere unico della città, fino alla scelta di angoli e prospettive che la trasformano in un vero e proprio personaggio. Tutto contribuisce a rendere Blanca 3 più stratificata, autentica e vibrante.

Una terza stagione meno rassicurante e più complessa, in cui la protagonista non si limita a risolvere casi, ma mette in discussione il suo modo di stare al mondo. È la prova che persino una serie tv mainstream può raccontare la crescita con la stessa intensità di un romanzo di formazione. E lo fa insegnandoci che, a volte, il coraggio non è l’assenza di paura, ma la scelta di ballare sotto la pioggia, ancora e ancora. Seguici su Instagram.