Il Paradiso delle Signore 7, Lara Komar a Tv Soap: “Gloria dovrà scegliere se pensare al bene per se stessa o per tutti quelli che le stanno intorno”

Lara Komar / Gloria ne "Il paradiso delle signore"
Lara Komar / Gloria ne "Il paradiso delle signore"

Il suo personaggio è al centro di una delle storyline più apprezzate e discusse della settima stagione de Il Paradiso delle Signore. Parliamo della capocommessa Gloria Moreau, divisa tra il “ritorno di fiamma” con il marito Ezio Colombo (Massimo Poggio), ormai impegnato con Veronica Zanatta (Valentina Bartolo), e i suoi saldi principi con i quali non vuole causare dolore a nessuno.

Un bell’impegno da portare in scena per Lara Komar, che ci ha concesso una nuova intervista. Ecco che cosa ci ha raccontato…

Il Paradiso delle Signore 7: intervista a Lara Komar (Gloria Moreau)

Ciao Lara, bentornata su Tv Soap. Di Gloria ci sono sempre tante cose da dire. Anche questa stagione, per lei, è davvero intensa ed è iniziata in maniera difficile visto che si trovava in carcere. Com’è stato girare quelle scene?

Per serialità come il Paradiso, quando ci sono ambienti nuovi è sempre una cosa meravigliosa per noi attori. Di solito, i personaggi si muovono sempre negli stessi ambienti, che bene o male sono fissi. Già un cambiamento minimo, come passare dalla galleria allo spogliatoio, è divertente, con uno totalmente nuovo lo è ancora di più. Dal mio punto di vista, l’impressione visiva di atmosfera è andata meravigliosamente. Hanno lavorato davvero bene per la scenografia.

Tra l’altro, è stato molto intenso girare quelle scene perché, svelo un arcano che è interessante sapere, tutto si è svolto in una giornata. Le scene che avete visto le ho girate in un solo giorno e hanno composto, invece, una sequenza di vita. Sono stata chiusa in uno spazio dove c’erano circa 50°, mentre fuori ce n’erano 40°. Ed è stato terribile non solo per la storia che la povera Gloria si trovava a vivere, ma anche perché io, Lara, avevo i vestiti tardo autunnali data la messa in onda della soap!

Scene cariche di emotività, dato che c’è stato un bellissimo incontro tra Gloria ed Ezio, ma pure degli scambi intensi con Stefania. Le due erano finalmente libere di dire al mondo di essere madre e figlia.

Esatto. E tra quelle aggiungo la scena bella forte con Veronica. È stato un primo incontro tra donne, molto vero secondo me, molto giusto da un punto di vista di verità di vita. Non i soliti cliché tra due donne antagoniste, ma lì la scrittura ha fatto un buon lavoro sullo scavare dell’animo umano, fondamentalmente.

Con Stefania, invece, non è stato facile perché, ritornate dal lavoro dopo una pausa, abbiamo ripreso una storia che non abbiamo vissuto come personaggi. Ci trovavamo a portare in scena una storia che è stata raccontata anche a noi: con la pausa estiva della soap, è stata saltata tutta la loro fase di avvicinamento tra Gloria e Stefania. La scoperta del fatto che Gloria fosse la madre di Stefania era a ridosso del finale della scorsa stagione.

Un filone che si è sviluppato un po’, fino all’accettazione della cosa, ma i telespettatori non hanno visto ad esempio come ha reagito Stefania quando ha scoperto che Gloria era andata in prigione. Come ha reagito, in che modo l’ha presa? E Marco (Moisé Curia) come si è comportato in quel frangente? Anche noi attori ci siamo detti che era un peccato non aver vissuto questa cosa qua. In questi buchi ci sentiamo vicini al pubblico, capitano anche a noi.

Questo però può avere anche un risvolto positivo, no?

Si, può essere anche molto bello perché, lavorando a stretto contatto con altri colleghi, ti impegni al fine di raccontare in una scena le mille altre cose che non si sono viste e che il personaggio, ovviamente, ha vissuto. È molto stimolante, oltre ad essere un lavoro di creatività e di ricerca. Porti in scena quelle sensazioni che il pubblico non vede. Ed è anche questo essere attori, perché cerchi i sottotesti, il mondo che i vari personaggi si portano dietro e comunicano a chi li vede.

Per la maggior parte del tempo, ho avuto la fortuna di lavorare con Grace Ambrose, che saluto tanto, e Massimo Poggio. Sono due attori con la voglia e l’entusiasmo di fare bene e questo è molto bello e prezioso.

Per certi versi, diciamo che in questa stagione Gloria è più libera: tutti sanno che è la moglie di Ezio e, quindi, la madre di Stefania. Non deve più nascondersi. Tu cosa pensi di questo risvolto?

In teoria è libera, ma non del tutto. La parte del sentimento continua a volerla mascherare per una questione di rispetto, che è il motore di Gloria. Se ci pensi, la Moreau pensa sempre al bene dell’altro. E, non a caso, la troviamo di nuovo a dover tagliare una parte di sé per non incidere negativamente su chi le sta intorno. Anche se è arrivato un momento in cui si è accorta che, nel provare sentimenti per Ezio, è forte ed è ricambiata. E, visto che l’amore c’è, ha voluto combattere per questo amore: una storia non ancora conclusa e che avrà un seguito nelle prossime puntate.

Tuttavia, ci tengo a precisarlo, Gloria ha sempre la paura di fare male agli altri. Si mette sempre degli scrupoli. E presto sarà ad un bivio: dovrà scegliere se pensare al bene per se stessa o per tutti quelli che le stanno intorno. Si troverà di nuovo in una situazione in cui dovrà scegliere tra sé e gli altri!

Sai però che il pubblico non aspettava altro? Si è sempre notato quanto Ezio non fosse del tutto indenne al fascino di Gloria…

Esatto. A me è piaciuto soprattutto il fatto che, nel momento in cui si è palesato questo amore, perché certe cose anche se non le vogliamo ci vengono a prendere, Gloria è rifiorita anche nel suo essere, proprio come succede nella vita reale. È vero che la vita può giocare brutti scherzi.

In determinate occasioni mi è stato detto che Gloria risultava un po’ finta e falsa, poiché intrisa di buonismo. Non penso sia vero: ci sono persone che tagliano parti di se stesse pur di non fare male agli altri. E questo, per me, è tipico delle donne e madri. Non conoscono l’egoismo, per loro è più importante l’amore per gli altri. Non vogliono vederli soffrire.

Certe persone non riescono ad accettare la sofferenza, preferiscono viverla loro piuttosto che farla patire agli altri. È più facile dire: “Soffro io, invece di far soffrire gli altri a causa mia”. E penso che sia una fortuna che anche nella vita reale esistano delle persone così.

Nelle fiction come Il Paradiso delle Signore ci sono dei personaggi più complessi rispetto ad altri. Bisogna sicuramente saperli leggere, vedere le sfumature che hanno dietro certi comportamenti.

È verissima questa cosa. Personalmente, amo tanto il personaggio di Gloria. E spesso, in alcune sceneggiature, mi sono stranita per quello che doveva dire o fare. Tuttavia se ami il personaggio, come nel mio caso, trovi la strada per mantenerlo vero. Gli trovi delle motivazioni profonde.

L’animo umano è complesso e se riesci a trovare la complessità e a portarla a galla, dando significato a qualsiasi cosa tu possa dover dire, il personaggio rimane vivo e tu continui a sostenerlo. Nonostante le difficoltà che succedono, perché sei un’attrice e devi accettare ciò che pensano per il ruolo che interpreti, ti cuci tutto addosso, digerisci determinate cose e le fai uscire fuori. E questo è un lavoro bellissimo.

È un ragionamento che si fa anche per non giudicare mai il personaggio che si porta in scena, no?

Questa è una cosa importantissima, mai giudicare. Neanche quando ti trovi ad interpretare un assassino, che è comunque un essere umano con dietro un mondo. Per lo meno non devi giudicarlo da attore, poi dopo il giudizio etico-morale ce l’hai. Bisogna trovare il distacco.

Desidero ritornare al dissidio interiore che vive Gloria attualmente. Da un lato vuole lottare per Ezio, dall’altro c’è l’altra famiglia dell’uomo e questa sorta di “odi et amo” con Veronica. Ci sono dei periodi in cui si comprendono e altri nei quali sono su fronti opposti. È interessante portare in scena questo dualismo?

Assolutamente sì, in primis perché dall’altra parte c’è Valentina Bartolo, che porta in scena questo ruolo molto difficile in maniera forte e favolosa. Anche lei ama Veronica e la difende, pure quando, magari, si ha l’impressione che sia lei la cattiva, mentre Gloria la buona.

Forse Veronica può risultare un po’ ipocrita, ma c’è tutto un mondo dietro di lei…

In merito a questo mi sento di fare una considerazione. Al mondo ci sono delle persone più fragili. Come donna, Veronica sente che il suo uomo non è con lei ma da un’altra parte. Capisce che lo sta perdendo e, come donna, non riesce a stare ferma. È disposta a tutto pur di non perderlo.

Quando fai l’attrice, è stimolante giocare su queste corde. E anche come spettatore, se assisti a certe trame, capisci che determinate cose possono accadere. Sicuramente puoi avere un giudizio su certi atteggiamenti, ma personalmente mi piace sempre cercare di trovare che cosa c’è dietro gli stessi.

Nella stagione in corso, Gloria ha salutato Stefania che si è trasferita in America. Da attrice come hai vissuto questa cosa, considerando il fatto che l’assenza di Grace Ambrose portava inevitabilmente te e Gloria su altre linee?

Stefania è sempre stato il motivo di ogni azione di Gloria. Quando quest’ultima dice a se stessa “Che cosa ci faccio ancora qui a Milano?” lo crede profondamente. In ogni caso, dopo il ricongiungimento che c’è stato, Gloria vede che Stefania è ormai una donna che deve realizzarsi. Anche se le costa fatica, le dà libertà, le riconosce l’indipendenza. Ed è un dono che sente di doverle fare. Cosa succederà in futuro non lo so nemmeno io…

Parlando di me, Lara, è vero che non avevo più Grace nel camerino affianco. Questo si è fatto sentire. È stato un bel colpo, ma anche qua, come capita spesso, ci sono situazioni di vita e di carriera che portano a prendere decisioni assolutamente giuste.

E che mi dici di Stefania e Gloria che parlavano in francese in una loro scena?

Sì, nello spogliatoio. In realtà, quest’anno Gloria e Stefania non hanno avuto tante scene. Ad esempio, non abbiamo raccontato di quando Stefania ha comunicato alla madre che partiva alla volta dell’America. Alcuni momenti importanti sono sfuggiti a me e Grace, ragion per cui nelle scene in cui c’era un rapporto madre-figlia mettevamo tutto il possibile. Cercavamo di portare il loro mondo emotivo in piccoli gesti di quotidianità, Quella scene là sono state molto importanti per Gloria e Stefania, ma anche per me e Grace.

Gloria e Stefania / Il paradiso delle signorePrima hai detto che Gloria è nata per essere madre. Lo si vede in ogni suo gesto, anche nell’affetto che dà costantemente alle veneri, no? Sa dare loro conforto, pur rimettendole in riga quando sbagliano…

Sì, Gloria ha quella che definisco “severità amorevole”. Ha un cuore materno che si vede nel rapporto che instaura con chiunque stia con lei. Tra l’altro, le veneri sono delle ragazze giovani e bisognose di una spalla. Secondo me, il legame tra Gloria e Irene (Francesca del Fa) è meraviglioso. Io e Francesca lo abbiamo sostenuto molto perché, in realtà, di “carne” non ce n’era. Non è stato scritto tanto, anzi quasi niente.

In tutti i momenti in cui io e Francesca avevamo un incontro c’era sempre un passaggio che raccontava qualcosa in più: un abbraccio, una carezza. Irene racconta Gloria e viceversa anche su cose che non sono scritte.

E dell’evoluzione del rapporto con Gemma (Gaia Bavaro) che cosa mi dici?

Con Gaia Bavaro ho una grossa intesa. Anche del rapporto tra Gloria e Gemma non è stato scritto tanto e mi è dispiaciuto. Abbiamo dunque cercato nei loro incontri di mettere dentro il più possibile, per far vedere quel forte amore che c’è tra loro due. Gloria ama Gemma, così come Gemma ha amore e gratitudine nei confronti di Gloria. Speravo di riuscire ad avere più spazio per questo rapporto, ora che c’è tutta la storia della gravidanza di Gemma.

Ovviamente questo è un mio desiderio, ma mi rendo conto che i meccanismi sono altri. Le puntate sono solo 160 e qualcosa si deve sacrificare. Tuttavia, ho amato il modo in cui Gloria e Gemma si sono relazionate e, per via del rapporto che ho con Gaia, avrei voluto viverlo di più.

Pure in questa relazione madre-figlia, seppur simbolicamente, si accentuano e evidenziano i lati del carattere di entrambe: da un lato c’è Gloria, mamma nonostante tutto e capace di perdonare e sostenere il figlio anche di fronte alla cosa peggiore che potesse fare, dall’altro c’è Gemma, una persona indurita dalla vita, come abbiamo visto, che sembra la cattiva, pur avendo in realtà un grande cuore e dei principi saldissimi, che escono. Quando le relazioni sono belle e pulite escono le cose positive da entrambi le parti.

Sei contenta delle svolte che ha avuto Gloria nel corso del tempo? Immagino che ti aspettassi la nuova esplosione nel rapporto con Ezio, ad esempio…

Il loro amore di vent’anni fa, che si racconta, è una cosa preziosa. Farlo brillare era la cosa più bella che poteva succedere. Un amore che è stato bloccato da un incidente e non sporcato da altri eventi. Mantenere questa pulizia e bellezza, per farlo rifiorire, era importante. E ribadisco che è stata una fortuna lavorare in tal senso al fianco di un collega come Massimo Poggio, che è bravissimo dal punto di vista professionale e umano.

Insieme, abbiamo fatto un lavoro di ricerca. Avevamo come compito quello di portare in scena la sensazione che il loro rapporto familiare e quotidiano fosse stato congelato vent’anni prima per poi essere ripreso. C’era da trovare un’intimità che già esisteva. Dovevamo lavorare su piccoli gesti, come quando ad esempio Gloria sistemava Ezio con i vestiti o gli toglieva una briciola dal pantalone o, ancora, gli dava uno schiaffetto alla mano per averle “rubato” del cibo. C’era anche Gloria che lo “coccolava” con l’arnica. Tutti elementi che raccontavano una quotidianità già vissuta che, il più delle volte, abbiamo ricercato. È stato veramente bello raccontare questo.

C’è una scena di Gloria che è ormai un cult per gli appassionati di soap, ossia il momento in cui irrompe al circolo, con le manette ai polsi, durante il fidanzamento di Stefania e Marco…

Mamma mia, che scena! Ed era pure la prima volta di Gloria al circolo. Entrare lì vestita in quel modo e con le manette, santo cielo! Eppure, nonostante tutto, ha ballato il valzer. Gloria è una girandola di emozioni, le voglio tanto bene.

Indipendentemente da come si concluderà la stagione, che non sveliamo, che cosa augureresti a Gloria per il futuro? Cosa vorresti che trovasse, indipendentemente dal rapporto con Ezio…

Le auguro di continuare ad essere così com’è; è l’unica cosa che le posso augurare perché fare supposizioni su quello che l’universo le manderà come prove di vita, non ho la capacità di farlo. Spero dunque che resti così com’è perché è perfetta.

A distanza di tre anni dal tuo ingresso, cosa porti nel cuore?

L’umanità delle persone incontrate in questo progetto. Ce n’è tanta.

Gloria, invece, ti ha insegnato qualcosa?

Da attore, se lo vivi profondamente, lo studi e cerchi di dargli significato, ogni personaggio ti insegna qualcosa, perché scavando dentro te stesso scopri qualcosa in più di te. Andare a scavare su questo mio lato così materno e amorevole, che sapevo di avere perché ho due figli, mi è piaciuto proprio tanto. Gloria mi rimarrà per sempre nel cuore. Porta avanti un ideale che è molto vicino a quello in cui credo io. Agisce per il bene, cosa che per me è una regola. Sarà sempre un esempio. E mi fa tanto piacere quando ricevo complimenti e ringraziamenti; mi dà tanta serenità e mi insegna molto dal punto di vista dell’amore incondizionato.

Abbiamo parlato indirettamente dei feedback che ricevi sul personaggio. Che percezione hai? Gloria sicuramente divide: è amatissima, ma riceve pure delle critiche dagli appassionati della soap…

Una cosa che mi fa tanto piacere è che, nonostante la critica al personaggio di Gloria, c’è sempre un riconoscimento alla persona attrice e questo mi fa un piacere enorme. Ovviamente non tutti possono amare o capire Gloria, ma va bene così: è vita. Quando un ruolo divide, assolve la sua funzione. Ma sapere che ti vengono riconosciute le tue qualità di buona attrice è fantastico.

Attualmente le riprese della soap sono interrotte in attesa della prossima stagione. A quali altri progetti ti stai dedicando al di là del Paradiso?

Anche se il set mi prende tanto tempo, ci sono delle cose che ho portato avanti. Ho un progetto che sto portando avanti da due anni, che è Canto per Europa con Paolo Rumiz. Tengo tanto a questo. Ci sono poi delle piccole cose che continuo a fare coi bambini; il più delle volte si tratta di volontariato perché leggo delle favole e robe del genere.

Nei mesi in cui sono libera, sono contenta di avere la mia giornata pulita da dedicare ai bambini. Ci sono, infine, dei progetti più grandi che, per scaramanzia, preferisco ancora non svelare.

Progetti importanti che andranno in onda in Italia e non solo in Slovenia?

Beh, io dico di sì… Seguici su Instagram.

Con la collaborazione di Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione