Un Posto al Sole, Nina Soldano a Tv Soap: “Marina è umana. Subentra il suo lato dark quando le vengono tolte delle cose gratuitamente”

Nina Soldano
Nina Soldano

È amatissima dal pubblico di Un Posto al Sole, che segue da anni le sue vicende e la travagliata storia d’amore con Roberto Ferri (Riccardo Polizzy Carbonelli). Parliamo di Marina Giordano, una vera e propria “girandola di emozioni” per gli appassionati della soap, anche grazie alla sua interprete: la bravissima Nina Soldano.

Attualmente, pur essendo sposata con Roberto, Marina sta avendo a che fare con la presenza ingombrante di Lara Martinelli (Chiara Conti) e del piccolo Tommaso, che la donna sta spacciando come il figlio di Ferri. Di questi risvolti abbiamo parlato con Nina, in questa intervista che ci ha concesso. Ecco cosa ci ha raccontato.

Un Posto al Sole: intervista a Nina Soldano (Marina Giordano)

Nina, partiamo da ciò che sta vivendo Marina nell’ultimo periodo, ossia il suo coronamento del sogno d’amore con Roberto. Un risvolto felice, nonostante la presenza ingombrante di Lara…

Marina è sempre un personaggio che vive delle fasi alterne. Ha degli attimi di gloria, felicità e spensieratezza, ma sfocia anche nel torbido, nell’oscuro, nell’amaro. Nel momento in cui ha sposato Roberto viveva quindi una fase dolce, ma come avete avuto modo di vedere è arrivato subito qualcosa di amaro.

Parlando in generale, col matrimonio Marina è diventata finalmente la signora Ferri; è una cosa che ha desiderato da una vita, da quando l’ha visto per la prima volta. Ha rincorso questo sogno per vent’anni. In passato ha tentato il matrimonio con Roberto, ma quelle sono state delle prove generali. Le nozze vere e proprie sono arrivate quest’anno, con pochi intimi e familiari all’interno di una cerimonia riservata, perché lei aveva il terrore che andasse male anche questa volta. Ci ha messo vent’anni, è vero, ma il sogno si è realizzato.

Adesso non so tutto questo dove porterà Marina, né tanto meno che cosa accadrà. Intanto però se la gode, così come me la godo io, Nina; ciò significa lavorare a fianco a fianco con Riccardo, vederci sempre e imbastire scene molto belle come piace a noi.

Possiamo però dire che, rispetto al passato, l’amore tra Marina e Roberto è più consapevole?

Sicuramente. Sono maturati insieme, vent’anni non sono pochi. Hanno passato tante cose in base al loro vissuto, sono arrivati al matrimonio molto più maturi e consapevoli. Anche se, ogni tanto, c’è questa impulsività di Marina che incombe e torna a farle commettere gli errori passati. La stessa cosa che, in fondo, capita a Roberto.

Lui e Marina sono due “animali” che si scontrano, si annusano, si attraggono, si scannano. Si amano tantissimo ma, in passato, si sono fatti molto male.

Marina viene anche dalla drammatica storyline legata all’ormai ex marito Fabrizio Rosato (Giorgio Borghetti); è stata sicuramente intensa e forte per come è stata portata in scena.

Esatto, forse perché il personaggio si presta ma, in questi vent’anni, Marina ha vissuto davvero tante storie fortissime. Non posso dunque dire che quella con Fabrizio sia stata la più forte. In fondo, ogni storia è una scommessa per quanto mi riguarda. E anche quella con Rosato è stata vinta; per me è un tassello in più, come attrice.

In generale, mi piacciono le reazioni del pubblico; ho sempre cercato di solleticare l’animo di chi segue la soap, toccando varie corde. Tuttavia, riconosco che vedere Marina segregata in casa con una catena alla caviglia è un’immagine dal forte impatto. Comunque sia, è stato bello e intenso lavorare insieme a Giorgio Borghetti per questo risvolto della trama.

Dal tuo punto di vista, perché Marina piace così tanto al pubblico? Ricordo ad esempio, nel breve periodo in cui non sei stata in scena, che tutti quanti invocavano il suo (e di conseguenza il tuo) ritorno…

Ritengo che Marina sia un’inguaribile romantica, è una donna davvero passionale. Se ci pensi, su butta a capofitto nelle cose. Anche se inciampa e si sbuccia un ginocchio, come le capita spesso, si rimette in piedi perché sa curarsi le ferite. Sa essere una mamma e una nonna attenta, oltre che una buona imprenditrice, vicina al popolo. Non è mai andata contro la manovalanza.

Fondamentalmente, Marina è umana. Non è la classica cattiva viziata; subentra il suo lato dark nei momenti in cui le vengono tolte delle cose gratuitamente, come gli affetti. Le donne si identificano in lei e, per tale motivo, la amano profondamente.

Marina è tridimensionale: è madre, nonna e ora anche compagna…

Sì, ma ti dirò di più. Marina è molto amata dai bambini. Ricevo mail e messaggi da loro; vanno dai nove anni fino all’adolescenza, ovviamente supportati in questo dai genitori. Capita anche che mi fermino per strada, come mi vedono mi chiamano: “Marina, Marina”. Non incute loro timore, i bambini vedono subito se un personaggio spaventa o meno. Per questo, dico sempre: “Ok, ho vinto, non voglio altro“.

Marina è entrata nelle grazie del pubblico a 360 gradi: dai più piccoli, fino ad arrivare ai nonni. Non a caso, quando uscì di scena per circa quattro mesi, ci fu veramente una rivolta mediatica pazzesca. Hanno fatto petizioni, chiamato in Rai. Ciò è avvenuto nonostante il periodo particolare, visto che c’era il Covid e non si poteva uscire, con le conferenze stampa giornaliere per sapere il suo andamento.

Diciamo che Marina è un’altalena di emozioni; quando è cattiva c’è una motivazione ed è una donna che sa amare. È questa la sua forza.

Esatto, riesce a toccare delle corde pazzesche. Anche la storyline del padre di Marina è stata fortissima; tutti si sono rivisti in lei perché ognuno poi ha perso un padre, una madre o un parente.

Si può dire che Marina ha fatto la storia di Un Posto al Sole. Ti aspettavi, appena sei entrata in scena, che sarebbe stata con te per tutti questi anni?

Quando fui chiamata per il ruolo di Marina stavo terminando una fiction con Massimo Dapporto. Parliamo di dicembre 2002. Ovviamente, non immaginavo che Marina mi avrebbe fatto compagnia per oltre vent’anni. Inizialmente doveva essere una special guest di circa otto mesi e poi chissà. In seguito, prese talmente tanto piede che mi proposero di diventare protagonista. E dissi: “Perché no, è un personaggio che mi piace, ho iniziato a prenderlo per mano e voglio fare con lei una strada. Vediamo dove mi porterà“. E così è andata.

Quando porti in scena un personaggio per così tanto tempo, finisce per cambiare anche te oppure no?

Direi di no. In quel caso ci sarebbe bisogno di un analista. Fortunatamente so chi sono, so dove mi trovo, sono consapevole di quello che faccio e come lo faccio. Ovviamente, nel momento in cui entro in scena, o per meglio dire già dal camerino, sono nei panni di Marina Giordano; mi trasformo perché lì entra il mestiere.

Tuttavia ti posso garantire che, nel momento in cui finisce la giornata, mi tolgo il tacco 12, lo metto nella borsa di scena e indosso le ballerine per spogliarmi di Marina e ritornare ad essere Nina. Sicuramente il portamento di Marina è mio perché sono io che ho dato qualcosa di me a lei.

In quanto Nina, non ho però mai impugnato una pistola, né barattato un corpo al cimitero, a differenza di Marina. Lei è sempre stata tormentata nel scegliere il suo grande amore, che è Roberto Ferri; Nina ha avuto invece le sue storie, ma non ha avuto mai il tarlo in testa che doveva assolutamente trovare qualcuno. Marina non condiziona Nina, anche se ovviamente Un Posto al Sole mi ha dato tanto così come io ho dato tanto a lui. C’è questo abbraccio comune.

Con la soap c’è stata sicuramente una continua trasferta, perché io sto a Roma e per andare a Napoli ho sempre le valigie aperte. Napoli però è una città che amo, che mi ha accolta benissimo. Non la cambierei per nessun’altra; Napoli è casa, è accoglienza e, per me, ha davvero un valore affettivo. Con Un Posto al Sole ci siamo dati a vicenda e continuiamo a farlo.

Un sodalizio che, almeno lo immagino, ti auguri duri per tanto tempo…

Io auguro davvero a Un Posto al Sole che vada avanti, mano a mano, con nuovi innesti, com’è capitato a me vent’anni fa. Certamente ci vuole un cambio generazionale, è inevitabile. Auguro lunga vita alla soap, a prescindere dal mio personaggio, che ci sia o no. Quest’anno ho compiuto 60 anni; è chiaro che per me prima o poi arriverà un cambiamento. Sono comunque felice di passare il testimone ad altri.

Ad esempio, di recente è riapparsa nelle puntate Fabiola Balestriere, nel ruolo di Alice. Mi piacerebbe che, un domani, questa nipote facesse un po’ le veci di Marina.

A quali progetti extra soap ti stai dedicando in questo periodo?

Prossimamente farò un lungometraggio, un’opera prima, in fase di lavorazione. Se dovessero presentarsi altri progetti interessanti, mi ci butterei volentieri. Quella di Un Posto al Sole è una produzione molto elastica, non ci vieta nulla. Bisogna dare il giusto preavviso, ma si può fare qualsiasi cosa.

Chi è Nina Soldano nella vita di tutti i giorni? Che cosa ti piace fare tempo libero?

Nina Soldano era una ragazza semplice e lo è anche oggi come donna. Non amo la mondanità, né stare in mezzo alla confusione. Adoro il mare: dalla primavera all’autunno, con il caldo, mi sveglio, mentre in inverno “vado in letargo” perché, francamente, non mi piace. Amo le cose semplici e tranquille, come la natura. Mi diletto nel giardinaggio; amo zappare un po’ la terra e a casa mia ho un fazzoletto di giardino. È un bello sfogo per me avere tanto verde intorno che mi porta a sdraiarmi sul prato e perdermi nei miei sogni.

Da ragazzina ero molto timida; questo lavoro mi ha portato ad uscire un po’ dal guscio, pur avendo ancora qualche scoria di timidezza. Sono molto riservata. Su alcuni lati del mio carattere so di poter dare fastidio: sul lavoro, ad esempio, sono molto esigente, non transigo e sono dura. Faccio fatica ad essere morbida su alcune cose. Mi mandano al manicomio i ritardatari, il non dire con chiarezza le cose.

Per esempio, non amo le bugie bianche. Sono una persona diretta; preferisco che mi vengano dette in faccia le cose per rispondere e controbattere, piuttosto che avere un finto buonismo, che odio e non sopporto. Alcune cose le ho smussate e altre no, ma tutto ciò fa parte del carattere.

Con la collaborazione di Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione Seguici su Instagram.

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