Beautiful, intervista ad Annika Noelle (Hope)

Hope / Beautiful
Hope / Beautiful (foto Howard Wise / JPI Studios)

Ha ereditato ormai da molti anni il ruolo di Hope Logan, coinvolta fin da subito in trame drammatiche ed emozionanti, come quella legata al rapimento della piccola Beth. Sfide su sfide portate avanti dall’attrice Annika Noelle, che abbiamo incontrato a Roma per farle qualche domanda sulla sua esperienza a Beautiful. Ecco cosa ci ha raccontato.

Beautiful, intervista a Annika Noelle (Hope)

Cosa ti piace di Hope, il personaggio che hai ereditato da Kimberly Matula?

Hope è meravigliosamente glamour. Ha una vita appassionata e piena di vivacità. Alcune azioni e decisioni della sulla vita arrivano dopo una lunga riflessione, mentre altre arrivano all’improvviso.

Hai sempre sognato di fare l’attrice?

Penso che i miei genitori direbbero che se lo aspettavano, perché fin da quando ero piccola tutto ciò che volevo fare era fare la produzione annuale a scuola: c’è stato l’anno in cui suonavo, l’anno in cui mi piaceva il musical. Ho sempre cercato di trovare un modo per essere sul palco o stare di fronte alla gente a cantare. Quindi direi che amo l’arte da quando sono bambina. Tra l’altro, amo la creatività e l’espressione della creatività, ma probabilmente è stato al liceo che ho deciso di perseguirla professionalmente e ho compreso appieno i rischi che ne derivavano; è stato allora che ho preso la decisione. Sai, ne è valsa la pena e volevo provare a lavorare. Perché volevo usare le mie capacità e la mia vulnerabilità per aiutare qualcun altro a sentirsi meglio, a intrattenerlo con empatia.

So che ami tanto gli animali…

È vero. Sento che gli animali mi capiscono e io li capisco meglio degli umani. È qualcosa che ho fin da quando ero bambina: ho avuto gatti e  cani. Ti confesso che dopo la scuola sono andata in Tailandia per circa un mese e ho lavorato presso la Wildlife Friends Foundation. Un percorso che ha cambiato completamente la mia vita e il modo in cui vedo lo sfruttamento degli animali, in primis nel settore del turismo.

Ho lavorato personalmente con gli elefanti e questo ha cambiato completamente la mia vita. Da allora mi sono appassionata incredibilmente a tutto: dalla deforestazione al bracconaggio, fino ad arrivare ai rifugi per animali locali a Los Angeles, dove mi impegnavo per favorire le loro adozioni invece di aiutare a far adottare gli animali di acquistare animali. Provo per loro un amore incondizionato.

A questo proposito penso che gli animali abbiano un grande mondo negli occhi. Credo che ci conoscano meglio di quanto conosciamo noi stessi. Spesso sottovalutiamo la capacità di comprensione e intelligenza degli altri esseri viventi. L‘ho visto in prima persona con gli elefanti, nel modo in cui piangono e si addolorano quando perdono una parte del loro branco. Spesso, noi esseri umani non abbiamo umiltà e prendiamo sottogamba il potere ed emozione e sentimento degli animali. Quindi sì, sono sempre pronta a dare loro voce e difenderli.

Come inizia la tua giornata tipo sul set?

Mi sveglio intorno alle sei del mattino e mi dirigo verso il set. Poi passo, ovviamente, per il trucco e il parrucco. Dopo aver provato rapidamente con i miei colleghi le varie scene del giorno, si incomincia a girare intorno alle nove.

Sai che la soap è molto seguita in Italia. Come ti senti a riguardo?

Sì, me ne sono resa conto lo scorso anno quando sono stata a Roma. Grazie alla soap sono stata per la prima volta in Italia. Mi sono ritrovata a camminare per strada con Katherine Kelly Lang e mi sono resa conto del grande affetto che le persone ci riservano, per certi versi maggiore a quello che riceviamo a Los Angeles. È quindi  un onore farne parte.

Sei dunque soddisfatta di fare parte della soap?

Sono onorata. Va avanti da 36 anni. Come attrice è una buona palestra, perché ti permette di giocare sulle varie corde dei personaggi.

Parliamo di Hope. Ha sicuramente una mamma ingombrante, Brooke…

Brooke è stata spesso demonizzata per la sua vita amorosa e la sua sessualità, e Hope lo ha visto quando stava crescendo. Per Hope, dunque, era molto importante avere il controllo della propria immagine e, probabilmente, per i giudizi raccolti da sua madre era molto preoccupata di ciò che la gente pensava di lei. E ora penso stia lottando con questa immagine di sé. Hope ha avuto il controllo di sé in tutta la sua vita, ma ora si sta rendendo conto di essere umana anche lei.

E riguardo a Hope divisa tra Liam (Scott Clifton) e Thomas (Matthew Atkinson), che ne pensi?

Liam per Hope è sinonimo di stabilità; è stato l’amore della sua vita per così tanto tempo. Lui ha avuto un ruolo importante nella sua esistenza e, ovviamente, anche Hope ha combattuto duramente per la sua relazione con Liam. Mentre Thomas è più pericoloso, è impulsivo, è più focoso. Ma c’è stato tra di loro il grosso scoglio dovuto alla storia di Beth…

Anche se prossimamente, Hope sarà sempre più vicina a Thomas…

Eh sì. Ma questo fa parte della sfida che un’attrice di una soap opera deve fare. Scopriamo quello che accade ai nostri personaggi solo una settimana prima delle riprese. Quindi questa è una delle cose straordinarie dell’essere un’attrice. E ho preso questa trama come una sfida. Mi sono chiesta: come posso renderla autentica in questa fase? Come posso renderla onesta per il mio personaggio? E mi sono impegnata per farla  funzionare.

Come ti immagini Hope in futuro? Oppure cosa ti sarebbe piaciuto affrontare col tuo personaggio?

Mi sarebbe piaciuto interpretare Hope con una doppia personalità: da un lato la brava ragazza, dall’altro la cattiva ragazza. Non è detto che non accada: d’altronde i personaggi non sono mai né del tutto cattivi e né del tutto buoni. In ogni caso spero che, qualunque cosa accada con la trama futura, Hope mantenga sempre quel buon cuore che la contraddistingue. Personalmente, mi piacerebbe vedere una sfida nella moda che la coinvolge. Credo sarebbe davvero divertente.

Con la collaborazione di Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione Seguici su Instagram.