La Promessa, Miquel Garcia Borda a Tv Soap: “Ayala è figlio del suo tempo, vuole il controllo e odia perdere”

Conte di Ayala
Conte di Ayala

I telespettatori di Rete 4 lo stanno vedendo in onda, tutti i giorni, grazie al ruolo del controverso Ignacio de Ayala a La Promessa. Una vera e propria sfida per Miquel Garcia Borda, che in passato è stato nel cast de Il Segreto ma anche della serie cult La casa di Carta.

Un personaggio, quello del Conte di Ayala, con il quale Miquel sente di non avere nulla in comune e che proprio per questo gli piace tanto interpretare, proprio come ci ha raccontato in questa intervista per Tv Soap.

La Promessa, intervista a Miquel Garcia Borda (Ignacio de Ayala)

Ciao Miquel, benvenuto su Tv Soap. Partiamo dai tuoi esordi: quando hai deciso di fare l’attore?

Ero ancora al liceo, avevo 17 anni, quando decisi di tentare l’ammissione all’Institut del Teatre di Barcellona. È stato un passo istintivo, ma sentivo che era la mia strada.

Ricordi ancora la tua prima audizione? Che sensazioni hai provato?

È stato tutto un insieme! Era per Prosciutto prosciutto, diretto da Bigas Luna, con due giganti come Penélope Cruz e Javier Bardem. Un battesimo del fuoco. E incredibilmente, mi presero.

Quali sono le serie che ti hanno visto protagonista alle quali sei maggiormente affezionato?

El Cor de la Ciutat è stato come una casa per me. Ci sono stato a lungo. Però La Casa di Carta ha fatto il giro del mondo: un’esperienza che ti cambia.

Ora sei nel cast de La Promessa nel ruolo di Ignacio de Ayala. Che atmosfera si respira sul set?

C’è una magia rara. Josep Císter e il suo team hanno creato un ambiente in cui lavorare è un piacere quotidiano. Il set è imponente, curato nei minimi dettagli. Sembra davvero di essere in un altro tempo.

Sul set si lavora… ma si ride anche?

Eccome! Con Cristina Fernandez, interprete di Margarita, abbiamo avuto delle crisi di riso incontenibili. A volte dovevamo fermare tutto perché mi scendevano le lacrime dal ridere.

Chi è davvero il conte di Ayala? Come lo descriveresti a chi non lo conosce?

Ignacio è figlio del suo tempo: potente, determinato, ma anche pieno di contraddizioni. Vuole il controllo, odia perdere. L’orgoglio è la sua debolezza, l’intelligenza la sua arma. Ma si fa spesso guidare dall’istinto. Un personaggio che è un mix di rigore e impulsività.

Ti rispecchi in lui, almeno un po’?

Onestamente, no. Io sono cresciuto in una famiglia semplice, ho lavorato duramente per tutto quello che ho raggiunto. Non sono uno che ordina, sono uno che costruisce!

Sul set c’è tanta complicità tra di voi?

C’è una bellissima sinergia. Il cast è pieno di persone gentili e talentuose. Lavorare con loro è un privilegio e ti arricchisce ogni giorno.

C’è qualcuno del cast con cui hai legato particolarmente?

Con alcuni sì, più per affinità personale, età o passioni in comune. Ma con tutti si lavora benissimo.

Se potessi entrare nella soap da spettatore… da che parte staresti?

Domanda difficile! Forse guarderei tutto con occhio critico, ma empatico. Ogni personaggio ha le sue ragioni, anche quelli più scomodi.

So che sei molto legato alla nostra Italia, per quale ragione?

Ci sono stato spesso. Ho girato un film a Roma e visitato tante città splendide. Roma, Venezia, Milano… Quest’estate voglio scoprire Napoli e Pompei. L’Italia è un sogno a cielo aperto.

So che sei anche un musicista…

Suono la chitarra da sempre. È la mia valvola di sfogo. Cerco sempre nuovi modelli, mi piacciono molto le Paoletti italiane. Un giorno magari ne prenderò una… anche se non sono economiche!

La vita sentimentale, come va?

Direi molto normale. Ho una compagna fantastica e una vita serena. Ho una figlia, che è una delle mie gioie più grandi.

E con i fan che tipi di rapporti hai?

Con i fan non ho mai avuto problemi: sono tutti molto rispettosi.

Chi è davvero Miquel Garcia Borda quando si spengono i riflettori?

Sono una persona tranquilla, ma con la testa piena di idee. Mi butto in tanti progetti, anche se poi cerco sempre momenti di pace.

Ci sono dei progetti in arrivo?

Sto ultimando un film musicale che dirigo io. E intanto porto in scena il monologo El Mal a teatro. È un periodo intenso.

C’è un ruolo che sogni di interpretare oppure un’attrice con la quale ti piacerebbe lavorare?

Ce ne sono tanti, ma forse il ruolo perfetto non l’ho ancora incontrato. E come attrice, sogno di lavorare con Julianne Moore.

Hai ancora un desiderio nel cassetto da realizzare?

Ho già tanto. Ma se potessi chiedere qualcosa al mondo, direi: meno odio, più amore. È l’unico vero insegnamento che vale la pena lasciare.

Chiudiamo con un’ultima domanda; che rapporto hai con i social? Ti piace utilizzarli?

Li uso poco. Instagram ogni tanto. Preferisco il contatto reale, diretto, senza filtri.

Con la collaborazione di Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione Seguici su Instagram.