È stato per anni il volto centrale de Il Paradiso delle Signore, che ha deciso di lasciare al termine della sesta stagione daily. Parliamo di Alessandro Tersigni, l’indimenticato direttore Vittorio Conti del grande magazzino milanese e volto della fiction già dall’epoca in prime time.
Abbiamo avuto occasione di incontrarlo al Festival di Ariano Irpino e gli abbiamo rivolto alcune domande sull’esperienza, ormai conclusa (ma per la quale non esclude un ritorno) nella fiction daily di Rai 1. Ecco dunque che cosa ci ha raccontato.
Il Paradiso delle Signore, intervista a Alessandro Tersigni (Vittorio Conti)
Ciao Alessandro, bentornato su Tv Soap. Dopo otto anni nei panni di Vittorio Conti hai deciso di lasciare Il Paradiso delle Signore. Perché?
Come prima cosa, posso dirti che ho lasciato lì un pezzo di cuore. È stata una decisione molto importante e meditata: dopo otto anni volevo ritrovare il senso del mio lavoro, sperimentare altri ruoli, capire se il mio volto e la mia recitazione fossero ancora parte di questo sistema. Ho dato tanto a Vittorio Conti e mi sembrava arrivato il momento di lasciare spazio ad altri attori e portare avanti nuove sfide. Il Paradiso delle Signore era un po’ incentrato su Vittorio come perno di molte storie. Toccava a me aprire la strada ed era giusto che il racconto si allargasse.
È stata una scelta dolorosa? Te ne sei pentito?
Non è stato facile per niente: ho preso la decisione con un cuore pesantissimo. Però sapevo che era giusta. Non me ne sono pentito perché quella porta rimane sempre aperta. Ho lasciato ottimi rapporti: con il produttore Gianandrea Pecorelli, con i registi e con i colleghi. Il cast è diventato una seconda famiglia.
Cosa ti manca di più di Vittorio e del set?
Mi manca il personaggio in sé: Vittorio è un ruolo forte, un punto di equilibrio tra prime serate e daily. Lasciare quel perno è stato emotivamente importante. Mi mancheranno i colleghi, le dinamiche sul set e il senso di casa che si crea quando si lavora così a lungo insieme.
Senti ancora il legame con la serie? Ti immagini un ritorno?
Il legame è forte: ho lasciato un testimone prezioso, amici che rimarranno sempre nella mia vita. Un ritorno non è escluso. Non sarebbe tornare indietro, ma tornare a fare qualcosa di meraviglioso che appartiene al mondo di Vittorio Conti. Però non vivo nella costante speranza del ritorno: lascio le porte aperte, ma vado avanti.
Hai parlato di aver “lasciato il testimone” a Roberto Landi (Filippo Scarafia). Come ti senti rispetto a ciò?
È stata una cosa naturale: ho lasciato lo spazio e il testimone a colleghi che stimo, e questo mi dà serenità. È bello pensare che il personaggio e l’universo del Paradiso continuino a vivere grazie a nuove energie e a ragazzi che portano avanti storie nuove.
Durante gli anni nel Paradiso, cosa ti ha dato più soddisfazione artistica?
La possibilità di crescere con il ruolo e di mettere radici in una famiglia professionale così solida. Interpretare Vittorio per otto anni mi ha permesso di approfondire un personaggio complesso, di viverlo e trasformarlo; questo è un privilegio per un attore.
Che impatto ha avuto su di te, come persona, vivere una vita lavorativa così intensa e pubblica dentro un personaggio per così tanti anni?
È stato un percorso di crescita. Ho dato tanto a Vittorio, ma nel farlo ho imparato anche a ritrovare me stesso fuori dal ruolo, a capire cosa voglio fare ancora artisticamente. Essere così esposti richiede equilibrio e ti rende anche più consapevole di quanto il lavoro influenzi la vita privata.
Il rapporto col pubblico come l’hai vissuto? Ti piace parlare di te attraverso i social?
Ricevere affetto e venire ricordato è gratificante. Tuttavia, mantengo un rapporto misurato con i social e con la mia vita privata: non pubblico foto dei bambini e tengo un po’ di mistero sulla sfera familiare.
Un ricordo personale, un momento sul set che ti porterai sempre dietro.
Ci sono tanti ricordi: l’incontro con colleghi che sono diventati amici, momenti di set diventati familiari, e soprattutto l’affetto e la condivisione nei momenti difficili. Quel senso di comunità e affetto resterà con me.
Guardando avanti: quali sono i tuoi prossimi progetti?
Sto lavorando a diversi progetti: c’è un film a cui tengo molto, Carmen è partita, che ho girato con Giovanna Sannino e Domenico Fortunato; poi una serie gialla, Una nuova vita, accanto ad Anna Valle, che dovrebbe arrivare in onda a novembre. Inoltre ci sono nuove sfide in arrivo, anche al cinema: non posso ancora svelare molto, ma l’idea è di mettermi in gioco con ruoli diversi da quelli che il pubblico ha visto fino ad ora. L’importante, per me, è continuare a crescere e non smettere di sorprendere.
Con la collaborazione di Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione Seguici su Instagram.