Il bello delle donne 4: GUIA JELO interpreta COLOMBA, la nostra intervista!

GUJA JELO
GUJA JELO

Interprete di cinema, teatro e televisione (con un’incursione qualche anno fa anche nel mondo delle soap grazie ad Agrodolce e Un posto al sole), Guja Jelo sta per tornare in tv su Canale 5 interpretando il personaggio di Colomba nella fiction Il bello delle donne alcuni anni dopo. Non solo: l’attrice è anche nel cast del nuovo film diretto da Terence Hill, intitolato La chiamavano Maryam. Abbiamo approfittato per rivolgerle qualche domanda.

Com’è stata l’esperienza comica a “Il bello delle donne”?

La mia vena comica non è mai tramontata: cominciai negli anni ottanta col mitico Umberto Simonetta e la sitcom I cinque del quinto piano, sempre a Mediaset (allora Fininvest) e ora, con Il bello delle donne alcuni anni dopo, devo dire che anche Eros Puglielli è stato in grado di valorizzarmi e seguirmi ad hoc, cucendomi il personaggio addosso. Posso dirlo? (e speriamo che sia vero)? Lui è un mio “fan”!

Potresti invece raccontarci com’è lavorare al fianco di Terence Hill? Cosa pensi di questa esperienza e di questo suo film da regista?

Terence è una persona straordinaria, anzi dico sublime (non sembra nemmeno essere di questo pianeta)! Come attore “nasce dai cazzotti”, ma non c’entra assolutamente niente coi pugni! È una persona estremamente spirituale dalla testa ai piedi e non è un caso che i pugni da lui sferrati siano sempre un mezzo per proteggere i buoni, un modo per scazzottare il demonio; io che studio e amo queste cose, lo definirei un “cherubino” (conoscendo la differenza tra angeli, arcangeli, serafini e cherubini)!

Lavorare al suo fianco è stato magnifico sotto tutti i punti di vista: anche  lo staff tecnico, gli altri attori e la troupe sono stati tutti molto umani, complici, affiatati e professionali: sono stata gratificata e ho potuto lavorare come dovrei fare sempre, trovando la quiete, la serenità e la fiducia (tutto ciò di cui io sono fortemente bisognosa e desiderosa).

Come attore sappiamo tutti quanto sia bravo: interiorizza sempre e non ama assalire le battute, pare quasi imploderle come in una preghiera. Come regista è in grado di donarti sicurezza e professionalità, come Chiara Agnello, la rinomata casting – anche lei siciliana come me – che mi ha scelta e proposta a Terence! Quanto le sono grata! Non so se le sono simpatica, ma ci tengo a sottolineare quanto sia una persona professionale, esemplare perché esula sempre da giudizi che non siano esclusivamente professionali! L’ammiro!

Quanto ti somiglia Zia Rosy (il personaggio che ti è stato assegnato nel film di Terence)?

Siamo abbastanza simili: è appariscente e pittoresca, credo un po’ piacente; mi ci rivedo tantissimo soprattutto per quanto riguarda l’umanità dolente e la melanconia. Zia Rosy, proprio come me, si caratterizza per due aspetti: uno comico, l’altro dolente, con forti connotazioni poetiche interiori. In lei rivedo quelli che sono anche i miei difetti (come l’essere petulante e l’eccessiva intraprendenza e esasperata socievolezza) e i miei pregi, in primis tolleranza e generosità.

Quanto ti rivedi invece allora in zia Colomba de Il bello delle donne?

Rispetto alle analogie che avevo potuto trovare con Zia Rosy, direi che io e Colomba ci somigliamo ben poco, anzi totalmente per niente… sia caratterialmente che fisicamente! Lei ad esempio è tirchia e bigotta, io al contrario sono spendacciona, spregiudicata e aperta… troppo aperta!

L’appuntamento con Guja Jelo e gli altri protagonisti de Il bello delle donne alcuni anni dopo è fissato, ve lo ricordiamo, per venerdì 13 gennaio in prima serata su Canale 5.