GREY’S ANATOMY 15×19, anticipazioni: “In silenzio tutti questi anni”, news e trama

Grey's Anatomy 15x19
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In silenzio tutti questi anni (Silent All These Years) è il diciannovesimo episodio della quindicesima stagione di Grey’s Anatomy, che Fox Life manda in onda lunedì 6 maggio 2019 alle 21.05. Si tratta di una delle puntate più emotivamente strazianti della serie, dedicata quasi interamente al passato di Jo Wilson e anche alla forza delle donne.

GREY’S ANATOMY: “In silenzio tutti questi anni”, spoiler

Jo cammina nei corridoi del Grey Sloan Memorial Hospital, appare sconvolta e provata. A Pittsburgh è successo qualcosa ma lei si rifiuta di parlare. Evita Alex. Evita i suoi amici. Non sembra più la ragazza di sempre. In un flashback viene raccontato il confronto avvenuto tra lei e sua madre, un dialogo intenso e toccante che porta alla luce il doloroso passato che unisce le due donne.

Quando Jo si trova di fronte Vicki, sua madre, vede una donna che apparentemente vive una vita perfetta in una bella casa di periferia, con due figli adolescenti, un marito adorabile e un bel cane. Scioccata e arrabbiata, chiede alla donna di poterla incontrare in un locale nei dintorni perché ha bisogno di sapere la storia della sua vita; inizialmente, davanti alle accuse di Jo, Vicki è silente, quasi impassibile e nemmeno prova a giustificarsi, ma – quando capisce che la ragazza ha bisogno di sapere la verità – i toni cambiano e si scopre un passato che per la Wilson arriva come un pugno nello stomaco: Vicki le confessa di essere il frutto di uno stupro mai confessato, subito durante gli anni del college da parte di un suo insegnante. Una gravidanza vissuta come il peggiore degli incubi che ha portato la giovane madre ad abbandonare la piccola appena cinque giorni della nascita perché tutto, di quella creatura, le ricordava il mostro che l’aveva violentata; una verità dolorosa che però permette a Jo di capire ( in parte) la scelta di Vicki, ma quando prova a cercare una contatto con lei quest’ultima se ne va, negandole anche stavolta il suo affetto.

In ospedale arriva Abby, completamente in stato di choc; la donna è terrorizzata, è stata violentata e riporta ferite interne molto gravi che potrebbero ucciderla; ha paura di ogni uomo che vede – tutti le ricordano il suo aggressore –  così Jo (che attraverso la storia di Abby sarà costretta e confrontarsi con il suo passato) farà in modo che riceva un’assistenza medica solo da dottoresse e infermiere che l’accompagneranno fino in sala operatoria, dove sarà accolta da un corridoio di donne allineate pronte a sostenerla prima dell’intervento e a farle sentire che non è sola. Un gioco di squadra al femminile che si dimostra sensibile alla brutale storia di Abby, tanto da convincerla, dopo non poche fatiche, a fare un kit di stupro che potrà usare solo quando si sentirà pronta a denunciare.