Il Paradiso delle Signore, Enrico Oetiker a Tv Soap: “Riccardo è una bella trottola emotiva”

Enrico Oetiker
Enrico Oetiker

La tormentate gesta di Riccardo Guarnieri, diviso tra la furba Ludovica (Giulia Arena), e la venere Angela Barbieri (Alessia Debandi) sono state al centro delle ultime puntate Il Paradiso delle Signore. Una storyline intensa di cui noi di Tv Soap abbiamo avuto modo di parlare con Enrico Oetiker, l’interprete di Riccardo.

Il paradiso delle signore: Tv Soap intervista ENRICO OETIKER (Riccardo Guarnieri)

Ciao Enrico, benvenuto su Tv Soap. Cosa pensi di Riccardo?

Gli autori sono riusciti a dare molta tridimensionalità al personaggio. È partito con i difetti in evidenza e i pregi in sordina. In seguito, ha cominciato poi a esplodere tutta la sua sensibilità, la sua generosità, la sua capacità di legarsi alle persone, la sua empatia. Ho apprezzato che l’abbiano fatto partire da una condizione iniziale di finta superficialità, di menefreghismo e cinismo. È stata per me una grande sfida perché mi ha permesso di spaziare in tantissime sfaccettature del personaggio, che è stato rabbioso, malinconico, deluso, vittima e carnefice allo steso tempo. Riccardo è una bella trottola emotiva; per un attore è molto interessante e stimolante dare vita a tutte queste cose diverse.

Temevi che i fan, legati alla storia precedente di Riccardo con Nicoletta (Federica Girardello), non accettassero Angela?

Beh, sì. Le storie molto tormentate appassionano sia gli interpreti e sia i telespettatori. Dopo una stagione intensa con Federica Girardello, che è molto brava, ho sentito molto la sua mancanza, per Riccardo e per me come attore. Sono comunque stato fortunato perché ho trovato la bravissima Alessia Debandi; poi avevo al mio fianco pure Giulia Arena e quindi non mi sono sentito solo.

Grazie a Riccardo, il pubblico ha iniziato a riconoscerti…

Ovviamente. Prima avevo fatto cinema, che ha un bacino d’utenza minore, e pur non essendo alle prime armi si può dire che Il Paradiso delle Signore mi abbia fatto conoscere maggiormente. Non mi mancava l’esperienza, ma la grande popolarità te la dà sicuramente una trasmissione quotidiana su una rete nazionale. In futuro, visto che sono bilingue, vorrei aprirmi al mercato internazionale, sto facendo anche delle lezioni di spagnolo. Senza dimenticarmi dell’Italia, ma provando a darmi delle chance fuori.

Parliamo di te. Che rapporto hai con i fan?

Sono una persona molto alla mano. Sono sempre Enrico e mi comporto nella stessa maniera con i miei amici e con le persone che mi incontrano per chiedermi una foto o di mandare un messaggio a una madre o a una figlia. L’affetto del pubblico fa sempre piacere, ma non bisogna mai lasciarsi offuscare dalle luci della notorietà. Sono un “animale” molto sociale, non mi pesa avere degli “amici” in più.

Quando hai deciso di fare l’attore?

Io ho un po’ le “stimmate” dell’artista: sono mancino e dell’Acquario, un segno di aria che è molto creativo, incostante, volubile. Dopo gli studi classici ho sentito l’esigenza forte di esprimermi. Ho sempre scritto, non avevo mai pensato di fare l’attore. Un amico mi ha consigliato di fare l’Accademia. Sono entrato alla Corrado Pani, da lì ho trovato subito l’agenzia e le cose sono andate molto naturalmente.

Cosa ti piace fare nel tempo libero?

Sono iperattivo: non riesco a stare né fermo e né zitto un secondo. Mi piace creare video, scrivere, leggere, l’arte in tutte le sue declinazioni. Faccio qualsiasi tipo di sport, mi arrampico, vado sullo skate, snowboard e così via. Nel mio mestiere poi ci sono dei periodi dove non fai nulla ed altri dove non riesci nemmeno a prepararti la cena. Gli ultimi due anni, grazie a Il Paradiso, ho avuto poco tempo per me.

So che hai fatto pure il babysitter…

Vengo da una famiglia molto numerosa; sin da piccolo sono stato abituato ad avere “creature” in braccio. Ho tre sorelle, sono pieno di cugini. Adoro passare il tempo con i bimbi, spesso li trovo molto più interessanti degli adulti. Mi viene istintivo stare con loro, essendo senza filtri mi stimolano tantissimo… e anche loro si attaccano come cozze su di me! Fare il babysitter è stato un modo per avere un’entrata economica grazie ad una passione che comunque ci sarebbe stata. I genitori non lo sapevano, ma se fosse stato gratis l’avrei fatto comunque!

In collaborazione con Sante Cossentino per Massmedia Comunicazione

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