Beautiful: la vittoria di JACQUELINE MACINNES WOOD (Steffy) agli Emmy

Jacqueline MacInnes Wood è Steffy Forrester / Credits: Gilles Toucas / Bell Phillip TV Productions
Jacqueline MacInnes Wood è Steffy Forrester / Credits: Gilles Toucas / Bell Phillip TV Productions

E anche quest’anno si sono conclusi i Daytime Emmy, che per la prima volta, dopo qualche edizione riservata al solo streaming via web, sono tornati in tv sul canale CBS e così sarà anche nel 2022. Causa pandemia, lo show ha risentito delle restrizioni, non potendo esprimersi al meglio come kermesse: il red carpet e i ringraziamenti dei vincitori sono stati pre-registrati e trasmessi in uno studio televisivo privo del grande pubblico che in passato animava la cerimonia di premiazione. Ma come è andata a Beautiful?

Vi avevamo riportato le varie nomination alcune settimane fa ed ora possiamo svelarvi i vincitori. O meglio, la vincitrice: la soap di Brad Bell, infatti, ha portato a casa solo una statuetta quest’anno, sebbene tra le più importanti. Jacqueline MacInnes Wood (Steffy Forrester), si è aggiudicata il premio nella categoria Miglior Attrice Protagonista, ripetendo dunque la vittoria già incassata in precedenza nel 2019.

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Le scene con cui Jacqueline si è candidata al concorso erano quelle relative alla storyline in cui il suo alter ego combatte contro la dipendenza da oppioidi, trama in arrivo nelle puntate italiane. Una storia trattata un po’ troppo velocemente dagli autori (che hanno dichiaratamente voluto evitare una lunga storia drammatica in piena pandemia), ma che ha regalato scene molto intense per l’attrice.

Niente da fare per gli altri suoi colleghi che erano in gara in altre categorie: Darin Brooks (Wyatt Spencer), Courtney Hope (Sally Spectra) e Thorsten Kaye (Ridge Forrester). Quest’ultimo ha comunque raggiunto un primato: è stato il primo ad ottenere nomination come Miglior Attore Protagonista per ogni ruolo in cui ha recitato nelle soap opera. Prima di Beautiful, infatti, lo aveva ottenuto per All My Children (La valle dei pini), Port Charles e One Life To Live (Una vita da vivere).

Un premio c’è stato anche per un ex volto della soap: Sean Kanan (ex Deacon Sharpe) è produttore di una web serie, Studio City (disponibile su Prime), che ha vinto nella relativa categoria. Infine, General Hospital e Febbre D’Amore hanno incassato rispettivamente la statuetta per Miglior Soap Opera e quella per Miglior Sceneggiatura, categorie dove anche Beautiful era in nomination.

Una novità per l’anno prossimo: dall’edizione 2022 non ci dovrebbe essere più distinzione tra le soap televisive (rimaste peraltro in quattro) e quelle digitali, in modo da rendere la competizione più accesa. Per restare aggiornati su questo argomento, seguiteci su Google News andando su questa pagina e cliccando il tasto con la “stellina”.

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