Il Paradiso delle Signore 6, Massimo Poggio a Tv Soap: “Per Ezio, l’amore per Gloria forse è ancora vivo”

Ezio Colombo, interpretato da Massimo Poggio / Il paradiso delle signore
Ezio Colombo, interpretato da Massimo Poggio / Il paradiso delle signore (foto Ufficio Stampa)

Il Paradiso delle Signore 6: Tv Soap intervista Massimo Poggio (Ezio Colombo)

Il suo personaggio è attualmente al centro della scena nelle puntate de Il Paradiso delle Signore 6. È infatti diviso tra l’amore per la nuova compagna Veronica (Valentina Bartolo) e l’ex moglie Gloria Moreau (Lara Komar), che la figlia Stefania (Grace Ambrose) crede morta da tanto tempo. Un fitto castello di bugie che sta sfuggendo sempre più di mano ad Ezio Colombo, il personaggio interpretato con maestria dal noto attore Massimo Poggio.

Una storyline decisamente complicata, di cui abbiamo parlato proprio con Poggio in questa intervista concessa a noi di Tv Soap. Ecco che cosa ci ha raccontato.

Massimo, benvenuto su Tv Soap. Da qualche mese, ti stiamo vedendo al Paradiso nel ruolo di Ezio Colombo. Un personaggio che è abbastanza centrale nelle dinamiche di questa stagione della soap. 

Sì, è entrato in un modo un po’ “prepotente” nella storia. È abbastanza fondamentale nello sviluppo della trama. Come state vedendo, è diviso tra la compagna Veronica (Valentina Bartolo) e l’ex moglie Gloria (Lara Komar), ossia le due donne della sua vita. Questo è uno dei motivi per cui ho ritenuto interessante interpretare Ezio. È un uomo che ha una vita attuale e una precedente che a un certo punto si è congelata, motivo per cui lui ha vissuto la sua esistenza senza Gloria.

Sì è quindi costruito faticosamente un’altra vita. Come state vedendo, sta cercando di costruire una nuova famiglia con Veronica, che ama davvero. La cosa interessante, quindi, è proprio questa: quando si è rimanifestato questa specie di “fantasma” che è Gloria, Ezio ha visto riaffiorare in lui un sentimento che era stato ibernato; si è scongelato e gli ha fatto scoprire anche con disappunto – perché ciò ha rimesso in discussione tutte le sue scelte – che forse quell’amore che circa quindici anni prima si era fermato per Gloria… è ancora vivo!

E questo è un grosso dilemma, no?

Esattamente. È un grandissimo dilemma, che ovviamente prima o poi si scioglierà. Non so in quale modo, ma tale argomento verrà affrontato alla grande.

Siamo ormai a metà stagione ed anche questa trama è già al giro di boa. Sicuramente per Ezio, essendo il direttore della Ditta Palmieri, non è facile andare costantemente al Paradiso, visto che lì ci lavora Gloria.

No, non è facile. Perché tutte le volte che la vede, comunque, si risvegliano in lui antichi sentimenti, che in qualche modo aveva dimenticato. Oggettivamente, è complicato per Ezio gestire questa cosa perché incontra Gloria al Paradiso. Essendo direttore della ditta che fornisce gli abiti per il grande magazzino di Vittorio Conti (Alessandro Tersigni), è difficile per lui non avere a che fare con la Moreau, non incontrarla. D’altronde, siamo a metà stagione e ci sono ancora molte cose che dovranno ancora accadere.

Sembra che Ezio inizi ad essere schiacciato dalle bugie che sta raccontando, in primis a Stefania. Concordi?

Piano piano sta prendendo atto del fatto che quello che in qualche modo è stato messo in piedi, per proteggere – forse anche un po’ ingenuamente – Stefania (Grace Ambrose), ora sta diventando un’arma a doppio taglio. Perché Stefania non è più una bambina e non le si possono più raccontare le favole. È chiaro dunque che diventa sempre più difficile mantenere in piedi questo castello, questa costruzione fatta di bugie, di verità nascoste.

Anche perché è sempre tutto sul filo di lana. Basta un attimo a far cadere il castello. Da una piccola scintilla potrebbe cascare tutto da un momento all’altro, con tutto quello che ne conseguirebbe.

Tralasciando il grande segreto, ti piace il rapporto tra Ezio e Stefania?

Sì, mi sembra molto bello, interessante, divertente e alla pari. Mi diverte molto raccontarlo da attore, perché le persone con le quali ho principalmente a che fare, ossia le attrici che interpretano Stefania, Gloria, Veronica e Gemma (Gaia Bavaro), sono eccezionali, sia umanamente e sia dal punto di vista attoriale. C’è un grande scambio e quindi ci divertiamo molto. Ci si accorda, ci si intende.

Mi sto dunque divertendo a fare Ezio, che è un padre degli anni ’60. Ha visto sicuramente la guerra. Ha fatto probabilmente anche la fame, perché comunque viene da un periodo complicato e difficile, storicamente parlando. Pur avendo una visione moderna e all’avanguardia, come quella per la sua azienda e il rapporto con gli operai, per certi versi ha un retaggio culturale che mi piace raccontare. Sia nei confronti di Stefania, sia di Veronica. È anche retrogrado e ne è consapevole. Con Stefania, sopratutto, viene fuori molto.

Forse perché per Stefania prova anche un po’ di sensi di colpa?

Sì, ha un senso di protezione ma anche di colpa. Stefania è cresciuta con la zia Ernesta (Pia Engleberth). Ezio l’ha sempre vista poco questa bambina, che adesso è diventata una ragazza, una donna. In qualche modo, avverte un senso di colpa. Ha il desiderio di recuperare un rapporto che c’è stato, seppur in maniera blanda.

Come tutte le persone che ha voglia di rifarsi, arriva a sbagliare, a fare di più di quanto sarebbe richiesto, per eccesso di zelo. È questo il rapporto tra Ezio e Stefania che abbiamo costruito e che stiamo cercando di portare avanti. È davvero molto interessante.

Tra l’altro, Ezio si comporta da padre anche con Gemma, la figlia di Veronica.

Esatto. C’è anche l’ulteriore dinamica di Ezio e Gemma, verso la quale lui nutre sinceramente un senso di amore, che sta cercando di rendere paterno. Ovviamente è consapevole del fatto che non è suo padre. Tuttavia, la protegge sicuramente come se fosse sua figlia.

Prima abbiamo definito Ezio un uomo all’avanguardia. In quali caratteristiche?

È molto moderno per quegli anni perché ha composto una famiglia dai “cocci” di due che, in qualche modo, si erano sciolte. C’è la convivenza con Veronica che, per gli anni ’60, è abbastanza moderna. Ha senz’altro un’impostazione di vita moderna, considerando che all’epoca, ossia nei primi anni ’60, c’era ancora tutto il retaggio culturale lasciato dagli anni ’50.

Forse è anche per questo che Ezio ha richiesto il certificato di morte presunta di Gloria? Per sposare Veronica e mettere a posto la situazione anche a fronte delle critiche che la loro convivenza poteva portare…

Assolutamente sì! È chiaro che si è mosso per poter stare con Veronica all’interno di uno schema familiare. Ha voluto tutelare la nuova famiglia che si è costruito, dato che al momento la stessa no ha nessun valore legale.

Ti sei trovato bene sul set de Il Paradiso delle Signore? Ti sei sentito accolto?

Alcune persone del cast, come immaginerai, le conoscevo già. Molte altre no. Tuttavia, devo dire che ho avuto un’accoglienza bella, molto calorosa. È stato bello arrivare lì. Questo, ovviamente, aiuta tanto perché entri a far parte di un mondo, diventa una specie di famiglia. Dal punto di vista attoriale, sono molto felice perché la qualità degli attori che sono all’interno di questo grande gruppo è altissima. C’è sempre un bello scambio, non c’è mai il senso della routine. C’è una voglia di fare, una ricerca costante. È un ambiente propositivo e stimolante.

I colleghi e tutti i reparti creano un posto piacevole dove lavorare, dal punto di vista umano ma anche da quello del lavoro attoriale. E questo è un bene perché stiamo tanti giorni e tante ore insieme. Una cosa che per me è fondamentale: devo essere a mio agio nel luogo di lavoro. Perché, altrimenti, devo impiegare delle energie per mettere da parte il disagio e lavorare. Che, nel caso del Paradiso, posso invece utilizzare al 100% per il mio lavoro.

Secondo te, perché il Paradiso piace così tanto al pubblico?

Sto notando che sta avendo degli ascolti pazzeschi. Secondo me, piace per tutte queste cose che ci siamo già detti. Questo senso di confortevolezza, di qualità, di serenità che c’è sul lavoro, credo che traspaia. La fiction è anche molto educata e leggera, è sempre molto elegante. Conta poi, sicuramente, l’ambientazione in un’altra epoca. Insomma, ci sono tanti fattori. Le storie sono appassionanti, con degli intrecci incredibili. Il Paradiso ha una marcia in più. Non è la classica soap e, a volte, fa più ascolti dei programmi serali. È veramente una cosa a sé. Sicuramente è un posto dove si sta molto bene e sono felice di esserne entrato a far parte.

Inoltre, devo dire che il Paradiso ha un seguito pazzesco sui social. Questa cosa mi ha stupito tanto. Ci sono persone attentissime a cui non sfugge nessun particolare. Mi diverte questa cosa qui. Ogni tanto leggo i commenti. C’è un livello di partecipazione altissimo. C’è una pagina su Instagram dove vengono anche ripubblicate alcune scene e c’è qualcuno che si prende la briga di riscrivere le battute. Questo è simbolo di grande affezione a amore per il prodotto.

Cosa dobbiamo aspettarci, a grandi linee, da Ezio nel rush finale della stagione?

Chissà… A questa domanda, in realtà, non posso rispondere. Siamo solo a metà stagione, succederanno ancora tante cose. Fino a maggio bisognerà pazientare. Vedremo…

Hai fatto direttamente il provino per il ruolo di Ezio?

Quest’anno sì, sono stato contattato direttamente per interpretare Ezio. Tuttavia, quando ci fu la prima stagione del daily del Paradiso feci il provino per due ruoli. Adesso non ricordo bene. Ma per impegni e incastri vari la cosa non andò in porto.

Per Ezio mi hanno contattato. Ho dunque chiesto quale fosse la linea che avrebbe avuto il personaggio, ci ho pensato un po’ e alla fine ho accettato. È stato tutto molto semplice.

Vista l’età anagrafica, immagino che uno dei ruoli del primo provino potesse essere quello di Luciano Cattaneo, poi andato a Giorgio Lupano. Giusto?

Sì. Ti racconto un aneddoto divertente. Per un periodo, io e Giorgio Lupano abbiamo condiviso casa. È stata curiosa e divertente questa cosa qua perché, adesso, Ezio vive nell’appartamento che era di Luciano. Di recente, ci siamo sentiti e detti: “Vedi, condividiamo un’altra volta casa”.

Paradiso a parte, ci sono altri progetti futuri che ti vedono impegnato come attore?

In realtà, parlando sinceramente, quando si entra a far parte di un progetto così importante è difficile conciliare tante cose. Ci sono molte ore di lavoro, l’impegno è molto pressante. È difficile immaginare altro. Nella fase di pausa tra la fine delle riprese e l’inizio di quelle della prossima stagione, qualora dovesse esserci, sicuramente potrei fare altro. Ma ad oggi non ho impegni in ballo…

Da questa risposta, mi sembra quindi di capire che continueresti volentieri a far parte del Paradiso anche l’anno prossimo?

Sì. Assolutamente sì. Sono ben felice di farne parte.

Con la collaborazione di Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione