Il Paradiso delle Signore 7, Elia Tedesco a Tv Soap: “Vito vorrebbe raccontare la verità a Maria ma…”

Elia Tedesco è Vito Lamantia a Il paradiso delle signore
Elia Tedesco è Vito Lamantia a Il paradiso delle signore

I telespettatori de Il Paradiso delle Signore hanno cominciato a conoscerlo nel corso della settima stagione. Parliamo di Elia Tedesco, l’attore che presta il volto al contabile Vito Lamantia, il nuovo grande amore di Maria Puglisi (Chiara Russo). Una storia, quella tra i due giovani, su sui pesa ancora un grosso segreto: Maria ancora non sa, infatti, che è proprio Vito l’uomo che il padre ha scelto come suo marito.

Un aspetto destinato ad emergere nelle prossime puntate della fiction daily di Rai 1? Scopriamolo insieme grazie a questa intervista che Elia Tedesco ci ha concesso…

Il Paradiso delle Signore 7: intervista a Elia Tedesco (Vito Lamantia)

Ciao Elia, benvenuto su Tv Soap. Che cosa ti piace di Vito Lamantia?

Appena ho letto la descrizione di Vito, quando mi è stato affidato il provino, mi sono subito innamorato. Ho trovato in lui qualcosa che mi apparteneva, forse per quanto riguarda i miei “antenati”, visti i miei nonni e bisnonni meridionali. Mi sono calato a primo impatto nel personaggio, è stato proprio amore a prima vista.

Di Vito mi piace molto la determinazione; è un uomo molto determinato e sicuro di sé, anche se come tutti ha le sue insicurezze che si vedono. La vita, dopotutto, mette molto alla prova Vito, che ha fatto tante esperienze in giro per il mondo e ha imparato tanto. Si è fatto da solo. Questo mi piace molto di lui: pur provenendo da una famiglia di braccianti agricoli, di contadini, nonostante la povertà ha continuato a studiare e si è formato, creato da solo. Credo sia questa la caratteristica che adoro maggiormente di lui.

Ha saputo farcela rimboccandosi le maniche, insomma…

Sì. Nelle varie situazioni in cui finisce o si trova, Vito cerca sempre di vedere la parte positiva. È propositivo, cordiale, educato. Sicuramente deriva anche dal fatto che la soap è ambientata negli anni ’60, nei quali ci si comportava in maniera diversa. C’era sicuramente più gentilezza in generale. O per lo meno mi sembra, non avendoli vissuti in prima persona ma guardando ciò che succede nella serie.

Caratteristica che ritrovo anche nei racconti dei miei nonni, che hanno vissuto in quegli anni. La differenza con il passato è grossa rispetto ad oggi; sicuramente c’era più gentilezza, anche solo nei saluti, nei rapporti con le persone. C’era un minimo di riguardo in più. mi sembra. E questo mi piace.

Quando si parla di Vito non si può non menzionare Maria Puglisi, il suo grande amore. Che, considerando tutto ciò che ha fatto per arrivare a lei, si può pure definire un po’ la sua ossessione, no?

Certo. Vito è arrivato al Paradiso per amore. Lui è innamorato di Maria da tanto tempo; c’è questo racconto bellissimo che Vito ha con Armando (Pietro Genuardi) nel magazzino, in cui gli svela che è innamorato di Maria fin da quando l’ha vista la prima volta, mentre stava con le sue pecore.

Vito, in un giorno caldissimo di piena estate, si stava dissetando alla fontana dell’Assunta, vicino a Partanna, e ha visto Maria, che era una ragazzina. Anche se la Puglisi non l’ha minimamente notato, Vito si è subito innamorato di lei; ha questo ricordo di Maria che beve della fontana con quei riccioli neri, prima di andare via. Ciò è bastato a Vito per rimanere folgorato da lei. L’ha cercata finché non l’ha trovata.

Anche se la storia è lunga: come sapete, Vito ha trascorso un periodo lontano dalla Sicilia, ha studiato e lavorato in giro per il mondo, ha scoperto della relazione tra Maria e Rocco Amato (Giancarlo Commare), standoci male, ed è ritornato alla carica dopo le delusione amorosa della ragazza. Ed è arrivato a Milano per amore.

Attualmente Vito e Maria sono felici e spensierati insieme, anche se lei continua ad ignorare tutta la storia. Un aspetto che, immagino, verrà approfondito in seguito…

Esattamente. Nel corso delle puntate, verrà fuori qualcosa. Adesso Vito e Maria stanno benissimo, sono nel pieno della loro relazione. Hanno molta complicità e chimica, ma ci sono dei punti che andranno approfonditi…

Se fossi stato al posto di Vito avresti già raccontato tutta la verità a Maria? O ci saresti arrivato gradualmente?

Personalmente, se fossi stato Vito le avrei raccontato subito tutto. A me, Elia, piace essere chiaro; sono così, trasparente. Comunque sia, la situazione di Vito è delicata. Siamo in anni diversi, con un corteggiamento più lungo. Vito ha molta paura, è una situazione molto grossa quella in cui si è cacciato. È facile dire “Io avrei parlato”…

In linea di massima, Vito vorrebbe raccontare tutto a Maria, ma qualcosa lo blocca sempre. Ha senz’altro paura della sua reazione.

Beh, Maria non sa che Vito conosce già i suoi genitori, che è lui l’uomo che la famiglia ha scelto per lei. Forse Lamantia ha anche paura di deluderla, visto il suo passato con Rocco?

Esatto, questa cosa verrà sicuramente fuori. Vito ha paura, si confida tanto con Alfredo e Armando. Sa che Maria ha avuto una grande delusione e non vuole distoglierla dal lavoro, sul quale è molto concentrata. Non vuole deluderla, darle altre sofferenze. È combattuto con se stesso, perché è davvero molto innamorato. Aveva come obiettivo quello di conquistarla e l’ha raggiunto.

Hai letto qualche feedback sul tuo personaggio sui social? Come ti sei sentito accolto dal pubblico?

Della percezione avuta nel pubblico sono molto contento. Vito è entrato con un po’ di mistero, di enigma. Gli spettatori non capivano bene che cosa stesse facendo, avevano un punto interrogativo su di lui. Pian piano ho ricevuto tanti commenti bellissimi sui social, emozionanti, da parte di chi segue la soap.

Ringrazio tutti quanti quelli che seguono e con tanto affetto hanno commentato le gesta di Vito, dandomi dei feedback. Alcuni, mi hanno anche detto che sono stato bravo a parlare in siciliano. Una cosa in cui mi sono buttato. Vivo a Torino, sono nato lì. È vero che ho delle origini meridionali, nello specifico calabresi, siciliane e campane, ma nella cadenza mi sono buttato nel vero senso della parola.

Ti aspettavi che Il Paradiso delle Signore fosse così seguito anche sui social?

Lo sapevo perché mi hanno messo subito sull’avviso. Ero cosciente del fatto che sarei entrato nelle case degli italiani, con ascolti soddisfacenti ogni giorno. È chiaro, però, che sentire certe cose è diverso dal viverle. È capitato, ad esempio, che mi fermassero per strada, in palestra o in stazione.

Sono cose che fanno veramente piacere. Una signora mi guardava e, dato che mi ha riconosciuto, le brillavano gli occhi. Ha detto che doveva fermarmi, diceva: “Tu sei l’attore”. E, da quando sono andato in onda, anche i miei amici e parenti mi chiamano Vito, non solo i fan del Paradiso. Ormai Vito è diventato il mio alter ego.

Come ti sei trovato sul set con Chiara Russo, l’interprete di Maria. Vi conoscevate già?

No, non conoscevo Chiara. Insieme ci troviamo benissimo, è una collega bravissima. Ho fatto, tra l’altro, il provino in presenza con lei quando mi hanno chiamato a Roma. Mi sono trovato subito, a pelle, molto bene. Con Chiara si lavora benissimo, così come con Gabriele Anagni, l’interprete di Alfredo con cui condivido tante scene, e Pietro Genuardi. Mi hanno accolto tutti bene dall’inizio, non mi hanno mai fatto sentire il peso del fatto che loro lavoravano insieme già da tanti anni. Mi hanno sempre fatto sentire parte del gruppo, coinvolgendomi dal primo minuto.

Ci sono poi gli interpreti storici come Filippo Scarafia, ossia Roberto Landi, e Alessandro Tersigni, che mi ha tranquillizzato il primo giorno per la mole di lavoro che c’era.

A proposito del lavoro, è stato difficile abituarti ai tempi strettissimi di lavoro?

Sì, Il Paradiso delle Signore è una macchina sempre in movimento. Sono fortunato perché ho una memoria fotografica buona che mi aiuta. Inoltre vengo dal teatro, dove di lavoro ne ho sempre avuto tanto. Certo, sicuramente in teatro fai tante prove per varie settimane prima di arrivare allo spettacolo, anche se lì non puoi sbagliare niente o, per lo meno, nessuno deve accorgersene.

Sul set della soap, al contrario, di prove ne fai davvero poche. Studi, fai la prova di memoria e poi si gira la scena. È tutto molto più veloce. È una palestra, diventa un allenamento. Una volta che il tuo cervello si adegua a questo ritmo di lavoro è sicuramente positivo, perché ti alleni continuamente.

Com’è nata l’opportunità del Paradiso? Hai fatto un regolare provino, immagino…

È andato tutto molto velocemente. Ho fatto un provino con i classici step. Sono entrato nella mia attuale agenzia e, qualche giorno dopo, mi hanno proposto il provino per Vito. Da lì c’è stato il self tape, sono piaciuto al regista e ho fatto la prova in presenza con Chiara, di cui parlavamo prima. Ho aspettato un paio di settimane finché non è arrivato il messaggio: “Sei dei nostri”.

Insomma, sono stato mosso da una bella energia. In quel periodo ho vinto molti provini, in generale, che mi hanno aiutato. È stato tutto molto positivo.

Perché Il Paradiso delle Signore piace così tanto al pubblico? Te lo sei mai chiesto? Spesso è il prodotto più visto del pomeriggio di Rai 1…

Sì e credo che quest’anno gli ascolti siano aumentati. Mi fa un sacco piacere. Penso che il Paradiso piaccia tanto perché è un prodotto in cui molti si possono rivedere, soprattutto chi ha vissuto negli anni ’60. Ultimamente, al termine di uno spettacolo teatrale che mi vede tra i protagonisti, è capitato che mi fermassero per parlare dei vestiti dell’epoca. Una signora mi ha anche detto che un abito da sposa mostrato nella soap era molto simile a quello che aveva usato lei in quel periodo.

Le persone si rivedono nelle vicende raccontate, è molto specifico come prodotto. Racconta un altro mondo parallelo, passato, e per noi attori è bellissimo farlo rivivere. I costumi, le ambientazioni sono molto belle. I temi affrontati sono quotidiani, coinvolgono tutti noi. Anche oggi li ritroviamo, ovviamente, ed è bello rivederli con quel tocco in più e diverso che c’era in una società passata. È vero che certe cose non cambiano, ma per altre è bello vedere la differenza.

Attualmente, la settima stagione della soap è stata interamente registrata. In attesa, forse, di tornare sul set, ti stai dedicando ad altri progetti?

Sì, non mi faccio mancare niente. Di recente, ho portato in scena uno spettacolo, di cui sono il protagonista, che si intitola Il Fidanzato di Tutte, con il Liceo Germana Erba, che è la scuola dove insegno recitazione in collaborazione con la Compagnia Torino Spettacolo.

Inoltre partirò con altri spettacoli, come Shakespeare per 2, I Grandi Processi di Cicerone. Li porterò in giro, andremo in Sicilia, a Palermo, ad aprile, ma forse anche in Toscana.  Resto sempre molto impegnato con il teatro e anche durante le riprese del Paradiso non l’ho mai lasciato. In settimana lavoravo sul set, ma nel weekend correvo a Torino per fare spettacoli. Ho sempre fatto avanti e indietro. E in questi mesi fuori dalle riprese ci sono altri spettacoli da portare in giro.

La soap è stata rinnovata per un’ottava stagione. So che non puoi svelarmi nulla, ma speriamo ci sia anche Vito. Prima vediamo come finisce…

Esatto… Speriamo!

Ti saluto con una domanda, che forse ti hanno già fatto. Come ti sei appassionato alla recitazione?

È una cosa che ho sempre avuto da piccolo. Era una luce che sentivo di avere; mi sono sempre sentito come all’interno di un film. Li guardavo, li ripetevo “a manetta”, era come se li studiassi. Volevo fare l’attore, così come avrei voluto fare tante altre cose sul piano artistico, visto che amavo disegnare, cantare.

Tuttavia, aver vinto un premio al Torino Film Festival a soli 17 anni, con un mio cortometraggio ha rappresentato la svolta che mi ha spinto a dedicarmi solo alla recitazione. All’epoca giocavo ancora a calcio, attività che poi ho lasciato. Ho voluto studiare al Liceo Germana Erba e da lì ha preso il via il mio percorso. La recitazione è una passione innata in me! Seguici su Instagram.

In collaborazione con Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione