Un Posto al Sole, Carlo Caracciolo a Tv Soap: “Gennaro è un cattivo con una sua logica distorta”

Carlo Caracciolo è Gennaro Gagliotti a Un posto al sole (foto RAI)
Carlo Caracciolo è Gennaro Gagliotti a Un posto al sole (foto RAI)

Nelle prossime settimane a Un posto al sole vedremo sempre più scintille tra Gennaro Gagliotti e Roberto Ferri (Riccardo Polizzy Carbonelli), come la recente narrazione ha già fatto ampiamente intuire. Si tratterà di una vera e propria escalation, e a subirne le ripercussioni sarà anche la radio…

In attesa di assistere a tutto questo, Tv Soap ha incontrato Carlo Caracciolo, l’attore che interpreta Gennaro, affinché – a distanza di mesi dalla sua entrata in scena – ci parlasse della sua esperienza nella soap. Ecco dunque che cosa ci ha raccontato.

Un Posto al Sole, intervista a Carlo Caracciolo (Gennaro Gagliotti)

Carlo, benvenuto su Tv Soap. Che cosa ci puoi raccontare di Gennaro, il personaggio che interpreti in Un Posto al Sole ormai da diverso tempo?

Beh, Gennaro… diciamo che non è proprio il tipo con cui vorresti andare a prendere un aperitivo. È un cattivo, ma non il classico cattivo da manuale: ha delle ombre, delle ferite, una sua logica distorta. Il mio compito è renderlo credibile, purtroppo anche quando fa scelte discutibili. E, paradossalmente, è proprio lì che il pubblico inizia a guardarlo con attenzione: quando capisce che, dietro a tanta durezza, c’è anche un pezzetto di essere umano, sepolto bene ma ancora vivo.

Cosa gli succederà in futuro? Puoi raccontarci qualcosa?

Qui si entra nel territorio minato degli spoiler e quindi diciamo che… no, non posso raccontarvi niente! Ma è proprio questo il bello: anche per noi attori, spesso, le evoluzioni del personaggio arrivano all’improvviso. E, in fondo va bene così, perché ci permette di restare sempre reattivi, curiosi e un po’ spettatori anche noi.

Dal tuo punto di vista, cosa piace oppure no al pubblico di lui?

Credo che piaccia il fatto che non è mai banale. È un personaggio che mette a disagio ma che incuriosisce, che porta lo spettatore a farsi domande. Forse non tutti lo amano ma in molti lo osservano con attenzione, e questo per me è già un grande risultato.

Secondo te, a cosa si deve l’enorme successo della soap?

Alla verità che racconta. Un posto al sole ha la capacità di toccare temi attuali, reali, con grande rispetto e profondità. E poi ci sono i personaggi: veri, imperfetti, vivi. Chi guarda si riconosce e crea un legame forte.

Quando hai cominciato ad appassionarsi alla recitazione?

Molto presto. Da ragazzo sentivo il bisogno di esprimermi, di raccontare qualcosa. Il teatro e il clown sono stati il mio primo rifugio, poi è diventato passione, lavoro, vita. E ogni volta che inizio un nuovo progetto, sento ancora quella scintilla iniziale.

Hai ancora un sogno nel cassetto da realizzare?

Domanda difficilissima! Ogni volta che apro quel cassetto, rischio di far cadere tutto. Ma sì, ci sono ancora sogni lì dentro. Alcuni li tengo nascosti per scaramanzia, altri mi piace coltivarli un po’ alla volta. Sicuramente uno di questi è riuscire a sorprendermi ancora con il mio lavoro, fare qualcosa che non mi aspetto nemmeno io.

C’è un regista o un attore con cui vorresti lavorare?

Mi piacerebbe moltissimo lavorare con Gabriele Mainetti. Ha una visione originale, fuori dagli schemi, e riesce a unire cinema di genere e profondità emotiva in un modo unico. Sarebbe una bella sfida e un grande stimolo artistico.

A quali personaggi, tra gli altri interpretati, ti senti più affezionato?

A quelli che mi hanno messo alla prova. I ruoli più difficili, quelli che inizialmente fanno paura, poi ti restano dentro. Alcuni personaggi non ti lasciano mai del tutto, il bello lo porti con te.

Al di là della soap, ci sono altri progetti ai quali ti stai dedicando in questo periodo?

Sto lavorando su alcune cose che mi stimolano molto, tra teatro e cinema. Sono progetti in fase di sviluppo, ma mi entusiasma l’idea di raccontare storie diverse, anche molto lontane da me stesso.

Tre aggettivi per descriverti?

Autentico, curioso, testardo.

Chi è Carlo Caracciolo nella vita di tutti i giorni?

È difficile rispondere a questa domanda, perché essere la stessa persona tutti i giorni è complicato. Ma sono una persona semplice, che ama i ritmi lenti, la vita vera. Vivo con il mio cane, che è un compagno speciale. Sono affettuoso, giocoso e cerco di restare connesso al mio lato più autentico.

C’è una città italiana alla quale si sente maggiormente legato?

Napoli, senza dubbio. È una città che ti entra dentro, con le sue contraddizioni, la sua forza, la sua bellezza viva. Mi ha dato tanto e continuo a sentirla casa, anche quando sono lontano.

Quali sono i tuoi hobby, le tue passioni?

Sono un appassionato di videogiochi, soprattutto quelli che raccontano storie coinvolgenti. Amo anche passare tempo con gli animali, viaggiare, fare sport… e poi il mio lavoro è la mia più grande passione!

Cosa fai quando puoi concederti un po’ di tempo libero?

Cerco di stare con gli amici, perché ricaricano le batterie. Ma mi piace anche stare in silenzio, spegnere tutto. Magari immergermi in una serie tv.

Che rapporto hai con i social e con la gente che ti segue?

Cerco di usarli con equilibrio e sincerità. Non sono ossessionato dalla presenza online, ma mi piace l’idea di poter condividere un pensiero o un momento con chi mi segue. Ricevere affetto per il lavoro che faccio è una fortuna che non do mai per scontata.

Carlo Caracciolo è Gennaro Gagliotti a Un posto al sole (foto RAI)
Carlo Caracciolo è Gennaro Gagliotti a Un posto al sole (foto RAI)

Con la collaborazione di Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione Seguici su Instagram.