Film ELVIS su Canale 5: cast e trama del biopic con Austin Butler e Tom Hanks

Elvis, film su Canale 5 / foto Mediaset
Elvis, film su Canale 5 / foto Mediaset

ELVIS, lunedì 25 agosto 2025 in prima serata su Canale 5

Ci sono nomi che non si pronunciano, si evocano. Basta dire Elvis e immediatamente un brivido ci attraversa: il suono di una chitarra che graffia, un palco che trema, un uomo che non era solo un cantante, ma un terremoto. Un ragazzo di Memphis diventato mito, destinato a essere ricordato per sempre come il Re del Rock’n’Roll.

Ma chi era davvero Elvis Presley? Un’icona irraggiungibile, avvolta dal luccichio delle paillettes e dal clamore delle folle? Oppure un’anima fragile che, dietro le luci dei riflettori, cercava disperatamente se stessa? A questo enigma cerca di dare voce Elvis, il film monumentale firmato da Baz Luhrmann (regista visionario che trasforma ogni storia in una vertigine di immagini e suoni,) e in onda stasera, lunedì 25 agosto, in prima serata su Canale 5, pronto a farci rivivere il mito di Presley mai prima d’ora.

Presentato nel 2022 al Festival di Cannes, il film ha conquistato la Croisette con una standing ovation di dieci minuti e ha sbancato i botteghini di tutto il mondo, superando i 280 milioni di dollari di incasso globale. Un successo che non sorprende. perché “Elvis” non è solo un biopic ma un’epopea.

Al centro della narrazione c’è il patto col diavolo, il legame oscuro tra Presley e il suo manager, il Colonnello Tom Parker. È lui – interpretato da un magnetico Tom Hanks – a guidarci come un narratore ambiguo, oscillando tra burattinaio e testimone, tra genio manipolatore e carnefice affettuoso. Dall’altra parte, Austin Butler non si limita a interpretare Elvis: lo vive, lo restituisce in tutta la sua fisicità elettrica e nella vulnerabilità segreta. La sua performance, premiata con il Golden Globe e candidata all’Oscar, è una metamorfosi che lascia senza fiato.

La storia attraversa due decenni di gloria e tormento: il giovane ribelle che sconvolge l’America degli anni ’50 con movimenti considerati “scandalosi”; l’ascesa vertiginosa fino al mito mondiale; i palchi incandescenti di Las Vegas; il trionfo planetario. Eppure, sotto la corona di Re, Elvis rimane sempre un uomo. Un figlio profondamente legato alla madre Gladys, un marito innamorato di Priscilla, un’anima fragile schiacciata dal peso del successo e dai propri demoni interiori. Questo contrasto – l’eroe invincibile e l’uomo ferito – rende la parabola di Elvis non solo affascinante ma tragica, quasi shakespeariana.

A tessere la trama, come un filo invisibile, c’è la musica. La colonna sonora è un mosaico sorprendente: le registrazioni originali di Elvis si intrecciano alle interpretazioni di Butler e alle incursioni di artisti contemporanei come Måneskin, Eminem, Doja Cat e Jack White. Un ponte tra passato e presente che dimostra come l’eredità di “The King”, come era conosciuto in tutto il mondo, non appartenga solo agli archivi della memoria ma continui a vibrare, a influenzare, a ispirare. La sua musica non è solo ascolto: è esperienza, energia che attraversa il tempo.

Con il suo stile visionario, il film non si limita a raccontare la vita di Presley: ci ricorda perché la sua musica, il suo carisma e la sua inquietudine continuano a parlarci ancora oggi. È la storia di un uomo che ha cambiato la cultura popolare e che, a distanza di decenni, resta vivo nell’immaginario collettivo. E forse è proprio questo il cuore di questo racconto: mostrarci che Elvis non appartiene al passato. La sua voce, la sua energia e la sua leggenda non hanno mai smesso di risuonare. Elvis è ancora qui. E sarà qui per sempre. Seguici su Instagram.