C’è una Napoli che non si arrende mai, che trasforma le ferite in bellezza e le periferie in laboratori di speranza. È la Napoli che arriva da stasera, giovedì 23 ottobre, in prima serata su Rai 1 con Noi del Rione Sanità, la nuova miniserie in tre appuntamenti diretta da Luca Miniero e interpretata da Carmine Recano. La serie, composta da sei episodi e coprodotta da Mad Entertainment, Rai Fiction e Rai Com, racconta un’esperienza vera di impegno civile e rinascita collettiva.
La storia si apre alla fine degli anni Novanta. Don Giuseppe Santoro (Recano), dopo il fallimento di un progetto di reinserimento per detenuti, viene trasferito nel Rione Sanità, un quartiere difficile attraversato dalla rassegnazione e dall’influenza dei clan. Qui il sacerdote incontra un gruppo di ragazzi inquieti, segnati dalla mancanza di prospettive: Massimo (Rocco Guarino), figlio di un collaboratore di giustizia, Enzo (Federico Cautiero), che cerca nel teatro un modo per superare la perdita del fratello, Mimmo (Giampiero De Concilio), Caterina (Caterina Ferioli), Anna (Ludovica Nasti) e Alex (Federico Milanesi). Con loro, il prete avvia un progetto tanto folle quanto concreto: trasformare una chiesa in un laboratorio teatrale e le Catacombe di San Gennaro in un luogo di lavoro, cultura e bellezza.
Non mancano gli ostacoli. La Curia guarda con sospetto ai metodi anticonvenzionali del nostro protagonista e il boss Mariano Santella (Giovanni Ludeno) cerca di sabotare ogni tentativo di cambiamento. Ma don Giuseppe non arretra: la sua è una rivoluzione gentile, fatta di fiducia e coraggio. Accanto a lui, suor Celeste (Bianca Nappi) rappresenta l’alleata pragmatica e ironica, mentre Manuela (Nicole Grimaudo), ex fidanzata del sacerdote, porta nella narrazione il peso di una storia personale di dolore e rinascita, segnando uno dei fili emotivi più forti della serie. La sua vicenda di violenza domestica e riscatto diventa una delle anime più intense della narrazione.
Luca Miniero, già autore di Benvenuti al Sud e Le indagini di Lolita Lobosco, sceglie un tono realistico ma luminoso, lontano dagli stereotipi. Napoli diventa un personaggio a sé: ferita ma bellissima, caotica e poetica. Le sue strade, le chiese barocche e i suoi “vasci” convivono in un grande affresco corale, dove bellezza e difficoltà si intrecciano. Ad accompagnare la narrazione c’è la colonna sonora firmata dal rapper napoletano Lucariello insieme al cantautore Lello Savonardo, che intreccia sonorità urbane con temi di fede, rabbia e speranza.
Noi del Rione Sanità non si limita a raccontare una storia: è la storia di un “noi”, di una comunità che sceglie di resistere insieme. La serie mostra come cultura, fede e determinazione possano offrire alternative concrete alla criminalità, restituendo senso e prospettive a chi sembrava senza futuro.
In tre serate, la serie invita lo spettatore a scoprire un quartiere simbolo di Napoli attraverso il prisma della rinascita e della speranza: una storia di resistenza gentile, in cui ogni gesto, progetto e parola diventa un passo verso il cambiamento. Noi del Rione Sanità è, prima di tutto, un racconto di comunità, fiducia e possibilità, che porta sullo schermo una Napoli che non nasconde le ombre ma sceglie di raccontare la luce. Seguici su Instagram.