La Promessa, Ibrahim Al Shami a Tv Soap: “Adriano non ha bisogno di un titolo per essere nobile, lo è dentro”

Adriano / La promessa
Adriano / La promessa

Dopo una lunga pausa, è appena tornato a La Promessa il personaggio di Adriano Garcia, interpretato da Ibrahim Al Shami, attore conosciuto al pubblico delle soap per essere stato Isaac ne Il Segreto. Noi di Tv Soap abbiamo avuto l’occasione di intervistare Ibrahim, ecco cosa ci ha raccontato sul personaggio di Adriano.

La Promessa, intervista a Ibrahim Al Shami (Adriano Garcia)

Ibrahim, benvenuto su Tv Soap. A La Promessa sei tornato a interpretare Adriano, cosa ti piace di lui?

Mi piace tantissimo Adriano perché non è un personaggio scontato. Sembra semplice, ma ha mille sfumature, mille colori. È nobile d’animo, fedele ai suoi valori, anche se la vita gli impone delle scelte difficili. Non ha bisogno di un titolo per essere nobile, lo è dentro. E questo è ciò che il pubblico sente.

L’atmosfera sul set sembra davvero positiva…

Quello de La Promessa è molto più di un set: è una famiglia. Con il cast, con il reparto tecnico, con chi lavora in produzione c’è un clima bellissimo. Ogni giorno mi sveglio con la voglia di andare a lavorare. È raro trovare un progetto che ti faccia sentire così a casa.

Nella soap condividi tante scene con Carmen Asecas, che interpreta Catalina, l’interesse amoroso del tuo Adriano. Come ti trovi con lei?

Carmen è una persona e un’attrice straordinaria. Ti dà tutto, è sempre lì per il collega, molto generosa. Sul set siamo in perfetta sintonia. Proponiamo sempre qualcosa di nuovo, ed è bellissimo lavorare con qualcuno che crea continuamente, che ti spinge a dare di più.

Catalina e Adriano / La promessa (foto Mediaset)
Catalina e Adriano / La promessa (foto Mediaset)

Ti aspettavi il successo in Italia de La Promessa?

È una serie curata, ben scritta, con attori bravissimi. Ma il successo che ha avuto, soprattutto in Italia, ci ha sorpreso. La soap è costruita con grande rispetto verso il pubblico: ogni dettaglio, dalle scenografie ai costumi, è pensato con amore.

In passato sei stato anche nel cast de Il Segreto. Lo ricordi con affetto?

Certo! Il Segreto è stato il mio trampolino di lancio. È la serie che mi ha portato a Madrid e mi ha aperto le porte della professione. Ho ancora tanti amici di quel set, tra gli attori e i tecnici. Con alcuni lavoro ancora oggi a La Promessa!

A quali colleghi ti riferisci?

Parlo, ad esempio, di Manuel Regueiro, interprete di Alonso. Oggi condividiamo anche il camerino e ne sono davvero felice. Anche Iván Montes è passato da Il Segreto ed è stato un piacere rivederlo. E poi ci sono tante persone del reparto tecnico che ho ritrovato con grande gioia: lavorare con loro è sempre un’esperienza positiva.

Hai lavorato anche in Valeria, una serie Netflix molto amata…

Valeria è stato un progetto molto importante per me. Mi ha permesso di esplorare altre sfaccettature, più intime e audaci. Ho imparato molto. Ogni esperienza è un tassello importante nel mio percorso. E in quella serie c’era grande rispetto tra tutti, anche nelle scene più complesse.

Fuori dal set, chi è Ibrahim Al Shami nella vita di tutti i giorni?

Una persona tranquilla, ma con tanta energia creativa. Mi alleno ogni giorno, pratico arti marziali, dipingo da quando sono piccolo e faccio musica quando posso. L’arte mi accompagna sempre, in tutte le sue forme. È il mio equilibrio.

È vero che ti piace cucinare?

Sì! Quando ho tempo cucino volentieri. Sono un esperto di insalate. Ma il mio piatto preferito in assoluto sono le patate fritte con l’uovo. E tra i sapori del cuore c’è il puchero di mia nonna: un piatto tipico andaluso con ceci, riso e pollo. Mi riporta subito alla mia infanzia.

Ti piacerebbe visitare l’Italia?

Tantissimo! Non sono mai stato in Italia, ma sogno di andarci presto, magari in Sardegna o a Milano. Mi dicono che si mangia benissimo… e io adoro mangiare! Spero davvero di poterci venire presto, anche con mia moglie.

Che rapporto hai con i fan?

Molto bello. Quando posso rispondo sempre ai messaggi. Ricevo molti commenti anche dall’Italia. Mi dicono spesso che somiglio a Joaquin Phoenix, e per me è un grande complimento. È un attore straordinario.

Il tuo sogno nel cassetto?

Continuare a lavorare con persone professionali, in progetti che mi piacciano. Da ragazzo sognavo di vincere gli Oscar e  i Goya, ma oggi ho capito che il vero successo è poter fare questo lavoro ogni giorno, con passione. Il resto, se viene, è solo una conseguenza.

Con la collaborazione di Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione Seguici su Instagram.