Una Vita, Ylenia Baglietto a TvSoap: “Maite e Camino sono d’esempio e d’aiuto a tutte quelle donne che sono nella loro stessa condizione”

Ylenia Baglietto / Maite di Una vita
Ylenia Baglietto / Maite di Una vita

Tra qualche mese, il pubblico italiano di Una Vita comincerà a conoscerla nei panni di Maite Zaldua, un’affascinante insegnante di pittura che farà breccia nel cuore di Camino Pasamar (Ariad Bedmar), dando inizio ad una storia d’amore saffica che verrà ostacolata soprattutto da Felicia (Susana Soleto) e dalla mentalità bigotta e ristretta del 1913.

Ad interpretare Maite ci sarà l’attrice basca Ylenia Baglietto, che nel giro di poco è tempo è diventato un voto amatissimo in Spagna e in diverse parti del mondo, dove la coppia delle “Maitino” è amatissima. Noi di Tv Soap l’abbiamo intervistata per farle qualche domanda sul suo prossimo ingresso nella soap…

Una vita: Tv Soap intervista YLENIA BAGLIETTO (Maite Zaldua)

Ciao Ylenia, benvenuta su TvSoap. Partiamo da una semplice domanda: chi è Maite?

È una donna con le idee molto chiare, decisamente progressista per il tempo in cui vive. Non riesce a conformarsi al pensiero di vivere in una società classica e, delle volte, classista. Vuole mostrarsi in modo differente e non convenzionale attraverso la sua arte ed è una forte sostenitrice dei diritti dei lavoratori. La trovo una donna molto coraggiosa. All’inizio del XX secolo, epoca in cui è ambientata Una vita, era davvero difficile mostrarsi per ciò che davvero si era. Non si aveva sempre il coraggio, appunto, di apparire diversi da come invece la società imponeva di essere. Maite è invece forte, con le idee ben salde. E, ovviamente, è una grande artista molto capace.

Maite vivrà una profonda storia d’amore con Camino Pasamar. Com’è stato portare in scena un amore omosessuale in una soap ambientata nel 1913?

Come immaginerai, inizialmente la relazione tra Maite e Camino sarà clandestina, anche perchè in quell’epoca era davvero difficile per le persone accettare un legame tra due donne. Per questo motivo dovranno affrontare vari ostacoli e ci saranno dei periodi dove tutti andranno contro, in primis, a Maite per il suo modo di vivere. Tuttavia, ritengo che le “Maitino”, così come ci chiamano i fan di tutto il mondo, possano essere d’esempio e aiuto a tutte quelle donne che sono nella loro stessa condizione. Un ragionamento che ovviamente si può estendere anche agli uomini omosessuali. Maite e Camino trasmettono un bel messaggio perché fanno capire al pubblico che esistono vari tipi d’amore, che devono essere rispettati e accettati allo stesso modo.

Maite e Camino / Una vita
Maite e Camino / Una vita

Anche se noi italiani non abbiamo ancora visto Maite in scena, posso chiederti qual è stata la trama più difficile da interpretare?

Certamente. È stata molto dura la parte in cui Maite è stata rinchiusa in prigione. Dovevo piangere per molte ore e interpretare il dolore, visto che il mio personaggio veniva picchiato in carcere per la sua condizione sessuale. Interpretare il dolore e non dimenticarlo quando stai dicendo altre cose con la tua bocca è stato molto difficile. Ho dovuto essere molto attenta ai particolari. Può capitare di esagerare o di dimenticarti della sua esistenza. Ho dovuto trovare il giusto mix. Ma è stata quella la parte più profonda di Maite Zaldua ad Acacias 38.

Con chi hai legato di più dei colleghi?

Ho passato la maggior parte del tempo con Aria Bedmar, che interpretava Camino, e con Susana Soleto, che nella soap era Felicia. Quest’ultima la conoscevo già perché ci era già capitato di lavorare insieme. Abbiamo vissuto il set di Acacias 38 come un regalo del destino. Oltre a lei, c’era pure Gurutze Beitia, ossia la domestica Arantxa. Stavamo molto insieme tutti e tre: essendo basche, ci capitava anche di viaggiare insieme per andare lì a visitare i nostri familiari.

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Come sei arrivata sul set di Acacias? Hai fatto delle audizioni?

In realtà avevo fatto un’audizione precedente per la serie Presunto culpable, andata in onda con successo su Antena 3. Anche quella era prodotta da Boomerang Tv, la stessa di Una vita. Un giorno, il mio produttore mi ha quindi telefonato per dirmi che mi avevano proposto per il ruolo di Maite, che poi ho ottenuto dopo circa due settimane senza fare un altro provino. Il passaggio a Presunto culpable, dove ho girato soltanto il finale di stagione, è stato quindi importante per arrivare poi nel cast della telenovela che anche voi italiani amate.

Se potessi descriverti con tre aggettivi?

Sono una persona allegra, costante e positiva. La vita può darti anche cose negative e terribili, ma cerco sempre di essere positiva e allegra. Credo che questa sia l’unica maniera per andare avanti, perché nel mondo le cose brutte accadranno sempre. Quindi bisogna avere un atteggiamento positivo. Se ho ben chiaro un obiettivo, lavoro tanto per raggiungerlo, anche se mi costerà molto sudore. Ritengo di dover sempre impegnarmi per far sì che il mio talento duri nel tempo.

Che rapporto hai con i tuoi fan?

Devo dire che, giornalmente, ricevo almeno una cinquantina di messaggi da parte di persone che si complimentano con me per il mio lavoro. È impossi

Ylenia Baglietto
Ylenia Baglietto

bile rispondere a ciascuno, ma sono ovviamente grata ai fan per tutto l’affetto che mi dimostrano.

Grazie a Maite, mi sono avvicinata anche di più ai social, fondamentalmente perché lei e Camino sono davvero seguite in tutto il mondo e questi mezzi mi permettono di stare a stretto contatto con tutti i miei fan, con cui mi piace davvero interagire.

Con la collaborazione di Sante Cossentino per Massmedia Comunicazione

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