Il Segreto, Mario Martin a Tv Soap: “Don Anselmo doveva tornare per il finale ma poi…”

Mario Martin / Don Anselmo ne IL SEGRETO
Mario Martin / Don Anselmo ne IL SEGRETO (© Roberto Garver)

Nel corso delle varie stagioni de Il Segreto, i telespettatori hanno avuto modo di affezionarsi a Don Anselmo, lo storico parroco di Puente Viejo. Ad interpretarlo c’era Mario Martin, l’attore che gli ha prestato il volto per tantissimi episodi finché non è uscito definitivamente di scena nel corso della penultima stagione della telenovela.

Ora che la produzione sta per giungere al termine anche in Italia, noi di Tv Soap abbiamo contattato Mario per fargli qualche domande sulla sua esperienza sul set. Un’intervista dove l’interprete ci ha svelato che sarebbe dovuto tornare per il gran finale, che purtroppo non si è più potuto girare a causa dell’emergenza Coronavirus. Ecco cosa ci ha detto.

Il Segreto: Tv Soap intervista Mario Martin (Don Anselmo)

Ciao Mario, benvenuto su Tv Soap. Sei uno dei volti storici de Il Segreto, dove hai interpretato a lungo il parroco Don Anselmo. Quando hai iniziato a girare, ti aspettavi che la produzione avrebbe avuto tutto questo successo?

La verità è che fin dall’inizio non ho avuto dubbi sul successo che la serie avrebbe avuto. Quando ho cominciato a girare avevo già 60 anni; pensavo che dopo questo ruolo mi sarei ritirato, ma è durato davvero tantissimo. Anche se, ad essere onesti, noi attori non smettiamo mai di lavorare.

Don Anselmo ha fatto parte di diverse trame principali della soap opera. Inizialmente brusco, il sacerdote è diventato in seguito un punto di riferimento per molti personaggi. Cosa ti è piaciuto di lui?

Il personaggio di Don Anselmo mi ha affascinato da subito. Mi è piaciuto maggiormente quando ha cambiato carattere al fine di diventare un vero sacerdote in favore del popolo, sempre vicino a tutti e disposto ad ascoltare e a comprendere i suoi fedeli.

Quando si parla di don Anselmo è impossibile non citare il controverso rapporto che ha avuto con la dark lady Francisca Montenegro. Cosa ti è piaciuto e cosa non ti è piaciuto del loro legame?

Mi piaceva tantissimo girare al fianco di Maria Bouzas, sopratutto quando Don Anselmo si metteva a muso duro contro Francisca senza curarsi del grosso potere che la donna aveva (un atteggiamento, se ci pensi, che non aveva all’inizio della serie). In ogni caso, ogni scena che ho girato con lei è stata soddisfacente, dal mio punto di vista. In fondo, mi piaceva tanto la relazione che avevano.

E dell’amicizia tra Don Anselmo e Raimundo Ulloa cosa mi dici?

Raimundo Ulloa era il migliore amico, quello dell’anima, di Don Anselmo, anche se avevano a volte dei pensieri diametralmente opposti. La cosa bella è che entrambi mettevano l’amicizia e il rispetto l’uno nei confronti dell’altro al primo posto.

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Quali erano, dal tuo punto di vista, i punti di forza e i punti deboli di Don Anselmo? C’è una trama in cui tu, Mario, avresti reagito in modo diverso a lui?

Io credo che don Anselmo, a partire da un certo punto della serie, abbia mostrato sia le sue forze e sia le sue debolezze. La sua forza stava nel sapersi ribellarsi ai potenti, se doveva proteggere i suoi fedeli. La sua debolezza più grande era, invece, l’amore che sentiva per il popolo, che spesso l’ha portato ad accettare delle cose dei suoi componenti, anche se non era d’accordo. Personalmente, ragionando da Mario, avrei reagito in maniera diversa da Anselmo in diverse circostanze, anche se il personaggio aveva dentro di sé anche una parte di me.

Quando la telenovela ha chiuso i battenti, non facevi più parte del cast. Ad ogni modo, immagino che sia stato doloroso per te apprendere della sua chiusura…

Si, ho lasciato la telenovela, per mia stessa decisione, qualche mese prima della sua conclusione. È stato molto triste. Ti svelo che, nel finale, don Anselmo sarebbe dovuto ritornare, però per colpa della sopraggiunta pandemia non abbiamo potuto girare quelle scene.

Il pubblico italiano ti conosce anche per essere stato il padre di Lola in Paso Adelante. Che ricordi hai di quel periodo?

Di Paso Adelante ho un meraviglioso ricordo e mi è piaciuto moltissimo interpretare quel personaggio. Era davvero divertente girare gli episodi con tutta la gente del cast, composto principalmente da giovani con tanto entusiasmo. In Italia è una serie che è stata accolta molto bene. Devo sempre dire grazie all’Italia.

Parliamo un po’ di te. Quando hai deciso di fare l’attore?

Avevo 18 anni. Non ho mai pensato di dedicarmi ad altro. Recitare è stata e sarà sempre la mia più grande passione.

A quali progetti ti stai dedicando in questo momento?

In questo momento sto mettendo da parte diversi progetti (alcuni teatrali) a causa della pandemia. Inoltre sono in attesa di una serie che verrà girata per la piattaforma Netflix, anche se preferisco prima di tornare al lavoro che passi un po’ di tempo affinché la situazioni migliori.

Che fai nel tempo libero? Hai qualche passione in particolare?

Quando ho un po’ di tempo libero, quello che mi piace di più è viaggiare. Conoscere culture differenti. Quanto si potrà tornerò anche in Italia, che per me è una seconda casa.

Con la collaborazione di Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione

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