La Promessa, intervista a Zöe Millán: “Auguro a Jana adulta di essere molto felice”

Jana "bambina" / La promessa
Jana "bambina" / La promessa

È il volto “bambino” di Jana Exposito, protagonista indiscussa de La Promessa, la soap spagnola in onda su Canale 5. Parliamo della giovane attrice Zöe Millán, scelta per portare sul piccolo schermo la piccola Mariana, il nome con cui precedentemente si faceva chiamare Jana, ormai adulta e con il volto di Ana Garces.

Abbiamo avuto modo di incontrare Zöe per parlare un po’ con lei della sua esperienza nella soap. Ecco cosa ci ha raccontato.

La Promessa: Tv Soap intervista Zöe Millán (Mariana)

Ciao, benvenuta su Tv Soap. Che cosa ti piace del personaggio che interpreti?

Sicuramente la forza con la quale Mariana è riuscita ad andare avanti dopo aver perso sia sua madre Dolores, sia il suo fratellino Marcos. Un aspetto triste, difficile da sopportare.

Ci puoi raccontare qualcosa di più sulla piccola Jana?

In realtà no, non posso raccontare molto. Posso però dire quello che mi piacerebbe le accadesse. Innanzitutto, sarebbe bello scoprire in che modo è cresciuta Mariana e con chi. Sarebbe interessante analizzare in che maniera è riuscita a non soffrire più dopo quello che ha visto. Era soltanto una bambina quando ha visto sua madre morire ed ha assistito al rapimento di suo fratello. Sopravvivere a questo dev’essere stato molto complicato.

E a Jana, ormai adulta, cosa le vorresti dire?

Le auguro di essere molto felice.

Hai stretto qualche amicizia sul set?

Non so se si possa parlare di amicizia. La differenza d’età con gli altri attori è molta affinché io possa considerarli amici. Penso però che nutrano per me un profondo affetto, che è reciproco. Sul set mi trattano sempre benissimo.

Posso dirti che, in futuro, mi piacerebbe lavorare di più con Xavi Lock, che interpreta Curro. Credo ci divertiremmo tantissimo.

E un’attrice o un regista con cui vorresti lavorare, anche al di là della soap?

Senz’altro Ursula Corberó. Registi ti dico Alex de la Iglesia e Paco Plaza.

Quando hai incominciato a girarla, ti aspettavi che La Promessa avesse così tanto successo?

Sinceramente no. Non guardavo spesso questo genere di serie. Sono a scuola quando vanno in onda. Adesso, quando posso, mi capita di guardarla sul web e devo dire che mi piace. Anche se a volte mi arrabbio tantissimo: le storie si complicano di continuo. Capisco però il successo de La Promessa: c’è tutto. Dai bei personaggi alle trame, passando per l’amore.

Parliamo un po’ di te. A che età è cominciata la tua passione per la recitazione?

Circa due anni fa. Avevo il desiderio di farmi vedere in televisione, dopo essermi un po’ mossa nel campo della moda e della fotografia. Ho parlato di questo sogno ai miei genitori, che mi hanno appoggiato e consentito di poter studiare per formarmi meglio.

E nel tempo libero, invece, che cosa ti piace fare?

Dipingere, ballare, guardare serie tv o film, giocare con la mia sorellina più piccola, truccarmi. Mi piace anche disegnare sul mio volto cicatrici e ferite, mi diverte.

Sei mai stata in Italia? Se capitasse un’occasione ci verresti per lavoro?

Ci sono stata soltanto una volta, ma ho visto pochissimo. Per questo ci tornerei volentieri. L’Italia mi piace molto; sono incantata dal suono della vostra lingua. Sono stata a Milano per lavoro, per pubblicizzare un brand di moda, e mi sono divertita. Se capitasse l’occasione, tornerei volentieri per lavoro. Magari.

Ti saluto con un’ultima domanda. Ci sono dei progetti al di là de La Promessa dei quali puoi parlarci?

Di recente, ho preso parte alla serie thriller Noche De Chicas, disponibile su Disney+. Ho poi girato un film con Dani de la Orden, nel quale ho potuto lavorare anche con mia sorellina Noa, che ha sei anni. Infine, c’è la serie A Muerte, che è una produzione internazionale. Ci tengo poi a dirti che ho vinto anche un premio…

Ah sì? Quale?

All’Arrow International Films Festival ho vinto il premio come miglior attrice giovane per la mia partecipazione a El Hogar, film di Julio de la Fuente. È un omaggio alla figura di Charlie Chaplin.

Con la collaborazione di Sante Cossentino per MassMedia Comunicazione