C’è chi risolve i casi con l’intuito, chi con la scienza, chi con il pugno duro. Poi c’è Gerri, che risolve le indagini inciampandoci dentro. Non per errore, ma per inquietudine. E quell’inquietudine diventa indizio, stile investigativo, verità disturbata.
La nuova serie crime prodotta da Cattleya per Rai Fiction, in onda da lunedì 5 maggio in prima serata su Rai 1 (per quattro serate), si muove sul filo frastagliato dell’identità, più che su quello della cronaca nera.
Gerri, nuova serie tv con Giulio Beranek e Valentina Romani
Gerri (Giulio Beranek) è Gregorio Esposito, ispettore di polizia, trent’anni, radici rom, occhiali storti sulla testa e una voragine nel petto. Giulio Beranek lo interpreta con una fisicità disordinata, elegante come un coltello chiuso a metà. La scena non lo insegue: gli si apre davanti, come se l’aspettasse. Non è l’eroe tutto d’un pezzo né il bastardo in cerca di redenzione. È un uomo che legge i dossier con precisione maniacale e poi decide all’improvviso, come se un sesto senso – o un settimo rimorso – gli avesse detto cosa fare.
Accanto a lui (e contro di lui), c’è Lea Coen (Valentina Romani), vice ispettrice che ha capito una cosa fondamentale: dietro il fascino di Gerri c’è un uomo rotto. E lei non è lì per raccoglierne i pezzi. Tra i due scorre una tensione che non ha bisogno di cliché romantici: basta uno sguardo, un silenzio, una porta che si chiude a metà.
Gerri, fiction Rai 1: cast, personaggi e interpreti
Non aspettatevi la solita Italia patinata o noir da cartolina: Gerri è stato girato interamente in Puglia, ma è una Puglia cruda, quasi metafisica, sospesa tra il bianco accecante del giorno e le ombre dense dei vicoli notturni. Il paesaggio è parte integrante della serie: parla, soffre, nasconde. Accanto al protagonista, troviamo un cast solido, con interpreti come Fabrizio Ferracane, Roberta Caronia, Irene Ferri, Cristina Pellegrino, Tony Laudadio, Carlotta Natoli, Massimo Wertmüller e altri volti che contribuiscono al racconto con grande professionalità e spessore.
La serie nasce dai romanzi di Giorgia Lepore, è sceneggiata da Donatella Diamanti e Sofia Assirelli, e diretta da Giuseppe Bonito, che riesce a dare alla storia una narrazione avvincente, mantenendo sempre un equilibrio perfetto tra delicatezza e precisione.
E se pensate che tutto questo sia “troppo italiano” per viaggiare fuori, sappiate che Gerri è già stato venduto all’estero: Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Spagna, America Latina e oltre. Non perché sia esotico, ma perché è autentico. E l’autenticità, oggi, è l’unico genere che funziona ovunque. Seguici su Instagram.