ROSY ABATE, Pietro Valsecchi: “La sua storia è appena incominciata…”

GIULIA MICHELINI è Rosy Abate
GIULIA MICHELINI è Rosy Abate

Si conferma il grande successo della fiction di Canale 5 Rosy Abate, la cui terza puntata ha registrato un risultato di 4.644.000 telespettatori, con uno share del 19,81%. QUI trovate le anticipazioni della quarta puntata che sarà in onda domenica 3 dicembre, ma intanto il produttore della serie (Pietro Valsecchi) ha diffuso una dichiarazione che, a leggerla bene, fa capire che la serie con Giulia Michelini andrà ben oltre la prima stagione…

Lo straordinario successo di pubblico, in tv su Canale5 e sui social, di ‘Rosy Abate la serie’ ha proiettato il personaggio già protagonista di Squadra Antimafia nell’empireo delle figure mitiche della fiction italiana, accanto al commissario Cattani o a Montalbano. Ma a rendere unico questo fenomeno non è solo l’indubbia popolarità e affetto da parte degli spettatori, ma una serie di ulteriori elementi totalmente nuovi nell’immaginario creato dalla serialità italiana.

Prima di tutto il fatto che Rosy Abate è un personaggio femminile  – e nel panorama italiano è già un’eccezione – protagonista non di storie d’amore o di commedie famigliari, ma al centro di una fiction action-poliziesca. Un’eroina totalmente nuova per le serie italiane abituate a imbrigliare le donne in ruoli stereotipati, in cui di solito risaltano come qualità dominanti il fascino o le relazioni sentimental/famigliari. Rosy al contrario è dura, determinata, capace di comandare sugli uomini, e anche, drammaticamente, di uccidere: una donna controversa, mafiosa e insieme madre, vendicativa ma con un senso di giustizia viscerale.

Un personaggio imprevedibile che nasce quasi dieci anni fa e, pur destinato alla platea generalista, anticipa la complessità dei personaggi più recenti della migliore serialità internazionale e anche di quella pay italiana.

Rosy Abate rompe quindi lo schema classico dell’eroe della fiction italiana, maschio e sempre dalla parte giusta, e riesce a farlo in un panorama televisivo completamente cambiato rispetto a quello i cui si sono affermati i Cattani e i Montalbano, un panorama multi canale e multi piattaforma dove affermarsi nell’immaginario collettivo è impresa sempre più ardua.

Lunga vita quindi a Rosy Abate perché il suo mito e la sua storia è appena incominciata…

Insomma, la “regina di Palermo” sembra aver iniziato un lungo cammino che non si esaurirà con l’annata in corso…